Per Lewis Hamilton, la pandemia di coronavirus ha reso il 2020 l’anno più difficile della sua carriera: “Abbiamo dovuto gestire l’isolamento”
Sportivamente il 2020 è stato un altro anno che ha riservato grandissime soddisfazioni a Lewis Hamilton, poiché gli ha permesso di diventare il pilota che ha vinto più Gran Premi in assoluto e più titoli mondiali, sette, in coabitazione con il mitico Michael Schumacher. Eppure, a livello personale, anche il fuoriclasse anglo-caraibico ha sofferto molto, come tutti noi, le limitazioni imposte dalla pandemia. Ha patito la solitudine, ancor più nel periodo in cui lui stesso è stato contagiato dal coronavirus e dunque costretto ad una quarantena stretta.
Per questo motivo, tracciando il bilancio della stagione appena conclusa, Hamilton la definisce come la più ostica della sua intera carriera. “Penso che sia quasi impossibile dire quale anno sia più duro degli altri, perché ogni volta si affrontano esperienze nuove e diverse”, ha commentato. “Ma direi che quest’anno, per me personalmente, sia stato uno dei più difficili, se non il più difficile in assoluto, perché tutti quanti abbiamo dovuto gestire l’isolamento. Non siamo stati insieme con le altre persone, c’è stata una grande perdita di vita. La vita non è stata normale”.
I complimenti di Hamilton alla Formula 1
Nonostante le difficoltà, però, l’iridato della Mercedes riserva un plauso agli organizzatori del massimo campionato automobilistico per gli sforzi compiuti per salvaguardare il calendario. “Sono grato che siamo riusciti a correre, per me questo è stato un grande risultato ottenuto dalla Formula 1“, conclude. “Grazie a Dio per la salute e il benessere di tutti gli addetti ai lavori di questo sport che sono riusciti ad attraversare con sicurezza l’intera stagione”.