Già sette anni dal terribile incidente occorso a Schumacher sulle nevi di Meribel, ma i tifosi non lo dimenticano.
Qualcuno sul web ricorda come il 29 dicembre sarà sempre una data triste per gli amanti del motorsport. E in effetti è proprio così. Comunque la si pensi, quella domenica del 2013, resterà nella storia, perché a differenza del destino amaro toccato a tanti protagonisti e campioni dell’automobilismo sotto forma di donna con la falce che ne ha decretato però la trasformazione in leggenda, al Kaiser la vita ha riservato qualcosa di diverso. Un limbo, una zona grigia, uno stato di mezzo, per cui malgrado difficilmente potrà tornare quello di un tempo, nessuno riesce a cantarlo quale eroe della sua epoca automobilistica.
Michael Schumacher non sarà mai come Ayrton Senna nel cuore dei tifosi, forse perché rispetto al brasiliano non rappresentava un Paese azzoppato dalla corruzione, dal degrado e dalla povertà, bensì un colosso mondiale progressivamente più forte.
Eppure quando ci si pensa si rimane attoniti. Nonostante sia passato abbastanza tempo da quella scivolata, da un certo punto di vista banale, sulle nevi di Meribel, mentre percorreva un tratto in fuoripista in compagnia del figlio Mick, continua a far male e a ferire la sorte che gli è toccata. Quasi sembra uno scherzo il fatto che qualcuno cresciuto in uno sport pericoloso come la F1 sia uscito indenne o quasi da ogni incidente, ma poi procedendo a 30 km/h sugli sci, si sia fatto tanto male.
Da allora Schumi continua a lottare come dice l’hashtag stesso lanciato dalla famiglia nei momenti appena successivi al tragico evento, e ormai diventato il motto dei suoi fan che non hanno mai smesso di spingerlo verso la vittoria per la vita, così come facevano quando era al volante di una monoposto e macinava record su record.
7 anni, ci manchi #KeepFightingMichael pic.twitter.com/TQFIfzqdfg
— Gaia mai una gioia ✨ (@gaia_val) December 29, 2020
Chiara Rainis