Appena promosso in F1 Tsunoda potrebbe rappresentare un vero pericolo per Gasly, mai nelle grazie dei vertici Red Bull.
In mezzo a tutto il bailamme che ha visto protagonista la Red Bull con la questione sedile 2021, ci si è dimenticati di un piccolo dettaglio, ovvero che prima dei vari Hulkenberg e Perez ad essere candidato al sedile occupato da Alex Albon c’era proprio lui, Pierre Gasly.
Passato dalla Toro Rosso al main team nel 2019 e al termine della pausa estiva ricacciato indietro per inconsistenza, il francese si stava pregustando una seconda chance al fianco di Max Verstappen, ed invece, nonostante la bella vittoria ottenuta a Monza, è arrivato l’ennesimo colpo basso.
Mai davvero amato dal talent scout Helmut Marko, il driver di Rouen si troverà un’altra bella gatta da pelare a partire dal GP dell’Australia del prossimo marzo. Yuki Tsunoda, con lui all’Alpha Tauri, è molto apprezzato dal manager austriaco ed è spalleggiato dalla Honda. Vera sorpresa del campionato di F2, il nipponico potrebbe mettere ancora più in difficoltà il 24enne rendendo complicata la sua conferma per il 2022. “Impara e capisce la macchina molto rapidamente. Se ripeterà quanto fatto nella serie cadetta darà del filo da torcere al compagno di squadra”, la previsione dell’ex boss del nipponico Trevor Carlin a Motorsport.com.
Per lo storico patron dell’omonima scuderia, il 20enne avrebbe addirittura già potuto debuttare nel Circus nel 2019. “Anche se manca d’esperienza il passo complessivo c’è e, come detto, la velocità di apprendimento è il suo punto di forza. Dovrà conoscere piste per lui inedite, ma nel recente passato ha dimostrato di non aver problemi da quel punto di vista. Inoltre potrà godere di più tempo a disposizione in prova per fare pratica”, ha chiosato il 57enne inglese, sicuro che la giovane promesse stupirà, malgrado qualche errore da mettere giustamente in preventivo.
Chiara Rainis