E se nel 2021 la Ferrari venisse superata anche dalla Williams?

La Williams mostra ottimismo in ottica 2021. E se alla fine l’unica penalizzata dello stop allo sviluppo fosse la Ferrari?

Williams e Ferrari (©Getty Images)

Negli ultimi mesi non abbiamo fatto altro che parlare dello stop allo sviluppo delle monoposto a seguito della crisi finanziaria post Covid. Ironia della sorte sembra però che nessuno sullo schieramento ne sarà apparentemente penalizzato, eccetto la Ferrari e i team che montano il suo motore.

Perfino la Williams, nelle ultime stagioni ospite fisso in fondo al gruppo, potrebbe beffarla, rivitalizzata da alcuni obblighi regolamentari. Nello specifico parliamo della riduzione del downforce imposta dalla FIA con l’obiettivo di diminuire l’impatto sulle gomme. Per ottenere ciò il fondo vettura dovrà essere rivisto tagliando quella porzione davanti allo pneumatico posteriore, fino ad ora utilizzata dalle varie Mercedes e Red Bull per agevolare il flusso d’aria.

“Speriamo che abbia un effetto abbastanza grande per le squadre nella parte alta della classifica e meno per noi”, ha dichiarato a Motorsport.com il responsabile della performance del veicolo Dave Robson. L’augurio della scuderia di Grove è che questo “handicap” per le big possa aiutare il livellamento delle prestazioni.

Va detto che già nel 2020 George Russell aveva dimostrato la fattibilità di qualche progresso concreto collocando la sua FW43 in diverse occasioni nel Q2. Spiragli di luce che poi però non si sono concretizzati in corsa, ma che a partire dal GP dell’Australia del prossimo 21 marzo potrebbero già produrre qualche risultato, a scapito magar, proprio del Cavallino o comunque di Haas e Alfa Romeo, che già adesso stanno mettendo le mani avanti.

Il nuovo fondo è già stato verificato in alcune sessioni di prove libere del venerdì per cominciare a capirne il funzionamento.

Il target della Federazione Internazionale con questi ritocchi è avere più battaglie e ruota a ruota in pista, senza che le monoposto siano infastidite dall’aerodinamica e dall’aria sporca prodotta dalla macchina precedente.

Williams (©Getty Images)

Chiara Rainis

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