Paolo Ciabatti parla della buona stagione di Johann Zarco. Aver saltato i primi test è stato forse il suo punto di forza.
Una pole position e un podio sono bastati a Johann Zarco per guadagnarsi la fiducia della Ducati. Non solo perché si trattava della prima stagione in sella alla Desmosedici GP, ma in quanto aveva una versione meno aggiornata rispetto ai colleghi del team Pramac e della squadra factory. Il francese ha ottenuto l’unica pole position del suo marchio ed era vicino a conquistare anche la seconda a Valencia, se non fosse stato rallentato da una bandiera gialla.
Paolo Ciabatti promuove l’operato dell’alfiere di Cannes, tanto che si è guadagnato il trasferimento in Pramac dove avrà una moto ufficiale. “Le differenze tra le moto da un anno all’altro sono sempre minime, come abbiamo visto con Morbidelli e Nakagami. Certo, gli ingegneri cercano sempre di migliorare la moto. Non è del tutto corretto dire che Zarco aveva una Ducati 2019 – spiega il direttore sportivo a Speedweek.com -. Ma è giusto, era una prima versione della moto del 2020. È comprensibile che le differenze siano gestibili. Ci sono nuovi sviluppi ogni anno”.
Inoltre Johann non ha partecipato ai primi due test a Valencia e Jerez, si è ritrovato catapultato sulla Ducati nel primo test a Sepang. Un aspetto che ha i suoi risvolti positivi. “Non aveva alcun ricordo delle gomme posteriori relative alla Ducati 2019. Gli altri piloti Ducati sapevano guidare la Desmosedici con le gomme 2019 – ha aggiunto Paolo Ciabatti -. Questo è stato particolarmente vero per la nostra vecchia generazione, cioè per Andrea e forse Danilo. Guidi Ducati da tanti anni, ma il tuo solito stile di guida non si è dimostrato valido con i nuovi pneumatici. Johann, tuttavia, era libero. Questo è stato un vantaggio per lui. Così si è abituato più rapidamente al nuovo pacchetto”.