Il caso della morte di Angel Nieto è stato riaperto. Ora si indaga sull’ipotesi di omicidio in base a nuove prove raccolte.
Angel Nieto si è spento il 3 agosto del 2017, all’età di 70 anni in seguito ad un incidente avvenuto il 26 luglio ad Ibiza mentre si trovava alla guida di un quad. Trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino per un edema cerebrale è poi ceduto pochi giorni dopo. Da quel momento però la polizia del luogo ha subito aperto un’inchiesta.
L’imputato, un tedesco alla guida di una Fiat 600 è stato in parte prosciolto dalle accuse e l’assicurazione ha versato come risarcimento alla famiglia Nieto un corrispettivo di 900mila euro. A rendere la posizione dell’accusato più morbida ci hanno pensato due fattori in particolare: il casco slacciato del 12+1 e le luci del veicolo coperte dal fango.
Arrivano nuove prove che fanno riaprire il caso
Secondo quanto riportato da “Marca” però il tribunale provinciale di Palma avrebbe deciso di riesaminare il caso. I figli maggiori Pablo e Gelete, infatti, avrebbero richiesto di valutare alcune nuove prove che potrebbero portare a far pendere sulla testa dell’uomo alla guida della vettura che ha investito Nieto, l’accusa di omicidio.
A questo punto il 41enne che ha investito Angel Nieto verrà ascoltato dagli investigatori il prossimo 17 marzo e verranno poi fatte tutte le valutazioni del caso. Noi ci auguriamo che come sempre prevalga la giustizia anche se siamo consapevoli che a prescindere dalle decisioni che verranno prese nessuno riuscirà a ridarci indietro uno dei più grandi fuoriclasse che il motociclismo ha mai conosciuto.
Antonio Russo
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— Ángel Nieto (@ANieto_Oficial) June 13, 2016