La Williams sarà la nuova Racing Point? Il team inglese annuncia il rafforzamento della partnership tecnica con la Mercedes.
Dopo la conclusione dell’era Williams con la cessione della proprietà dalle mani di patron Frank e della figlia Claire alla Dorliton Capital, il glorioso team di Grove, che ha deciso comunque di mantenere il nome del fondatore, ha fatto un altro importante passo verso la riqualificazione. Con l’obiettivo di tornare competitivo e battersi per i mondiale come avvenuto fino al 1997 con Jacques Villeneuve, dal 2022 non produrrà più la trasmissione e il cambio in carbonio, ma si affiderà alla Mercedes che gli fornirà altresì il sistema idraulico.
L’equipe britannica ha dunque optato per chiudere col passato su diversi fronti, tra questi proprio l’autarchia che la contraddistingueva. Quel dovere morale di costruire il massimo possibile delle componenti in casa così da marcare il tratto distintivo di costruttore indipendente. “La F1 è in continua evoluzione e come squadra dobbiamo essere rapidi nell’agire e metterci nelle condizioni migliori”, ha dichiarato il responsabile della scuderia Simon Roberts ribandendo come l’accordo a lungo termine con la Stella sia stato raggiunto con l’intenzione di risalire pian piano lo schieramento.
E l’intuizione dei vertici del team dell’Oxfordshire potrebbe essere giusta. Basti vedere cosa è stata in grado di fare la Racing Point nel 2020, copiando alcuni elementi della W10.
“Questo è un progetto di cui discutevamo da tempo”, ha rivelato invece il manager di Stoccarda Toto Wolff. In effetti che i rapporti tra le due realtà si stessero intensificando e rafforzando lo si era capito già con una certa chiarezza quando, in occasione del GP di Sakhir a inizio dicembre, a Brackley avevano preso in prestito George Russell, anziché dare l’opportunità al collaudatore e pilota di riserva Stoffel Vandoorne di sostituire Lewis Hamilton assente per Covid. Se poi la Williams, da qui ad un futuro prossimo diventerà una sorta di sorella minore della Mercedes, questo è tutto da vedere, considerato che dal 2021 ci sarà pure l’Aston Martin.
Chiara Rainis