Luca Marini racconta il rapporto con il suo illustre fratello maggiore Valentino Rossi e le loro differenze sul piano della personalità
Ormai non è più soltanto il “fratello minore”. Luca Marini è un pilota a tutti gli effetti, e anche di alto livello, alla luce dei risultati che ha ottenuto nella stagione appena conclusa, in cui ha lottato a lungo per il titolo mondiale di Moto2 e si è meritato la promozione in MotoGP con la Ducati satellite del team Avintia.
Ma è inevitabile che l’incrocio più affascinante che il Maro affronterà nel suo campionato di debutto in classe regina sarà proprio quello con il suo illustre fratellone Valentino Rossi. Che ha in comune con lui il rapporto di parentela ma, apparentemente, poco altro, visto che è diverso da lui sia per lo stile di guida più aggressivo, sia per la comunicazione più guascona.
“Io e Vale abbiamo una personalità simile, ma lui è più estroverso, io sono più timido”, ammette Marini ai microfoni della rivista specializzata inglese Bike. “Se lui è come il fuoco, io sono come il ghiaccio. Quando vinco una corsa sono molto felice, provo sensazioni meravigliose, ma non do la stessa impressione all’esterno che dà lui quando vince”.
Nonostante le differenze, però, l’apporto dell’esperienza di Vale nello sviluppo personale e professionale di Luca è stato ed è tuttora impagabile, come è semplice da comprendere: “Prima che io crescessi e iniziassi a correre nel Motomondiale la differenza di età si faceva sentire di più; invecchiando abbiamo legato maggiormente”, racconta. “Una delle cose buone dell’Academy, del Ranch, è che dopo ogni gara ci sediamo tutti insieme, parliamo e scherziamo tra di noi. Discutiamo di corse ma anche di altri argomenti e questo ci fa crescere come persone, non solo come piloti. Anche nel paddock ci incontriamo con Vale per parlare di tecnica, facciamo domande e lui ci dispensa consigli. Se ho un problema in una curva, gli mando un messaggio e mi risponde subito, dicendomi cosa ne pensa”.
Più grande l’aiuto, insomma, che la difficoltà psicologica dovuta al paragone con un nove volte campione del mondo: “Per me non è un problema essere il fratello di Valentino Rossi, ho sempre gestito bene questa pressione”, conclude Marini. “Penso in realtà che ogni pilota vorrebbe essere al mio posto”.
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