Jorge Martin vuole seguire l’esempio di Brad Binder e Alex Marquez. L’obiettivo nel suo anno da rookie MotoGP sarà il podio.
Jorge Martin lascia la Moto2 con quattro podi e due vittorie nella stagione 2020. Quinta posizione finale e un contratto firmato con Pramac Racing con largo anticipo, segno che Ducati ha deciso di scommettere su di lui al di là del risultato.
Andrà ad affiancare il più esperto Johann Zarco: “È stato un anno molto positivo in termini di risultati, penso che in tutte le gare che ho concluso sono stato competitivo – racconta lo spagnolo a ‘Marca’ -. Peccato per la positività al Covid-19, perché ci ha portato lontano dalla lotta per il titolo. Inoltre, quando sono tornato in pista, ho avuto un ritiro per problemi meccanici e una caduta in Francia. Nonostante questo sono super orgoglioso e contento della mia prestazione. Penso di essere pronto per fare il salto in MotoGP, ho già dimostrato molto in Moto2. Sono tranquillo con me stesso me stesso, so di avere il livello”.
Il tampone positivo alla vigilia di Misano è stato un duro colpo per Jorge Martin, costretto a rinunciare alla corsa iridata, in una stagione ridotta a 15 GP. “Quando mi hanno detto che avevo il coronavirus non volevo crederci. Non avevo sintomi e immaginavo che tra pochi giorni sarei risultato negativo e avrei potuto correre di nuovo. Devo dire che quello che mi ha colpito di più è stato vedere che quando sono tornato non ero al 100%. Sono felice perché ho saputo ribaltare la situazione e vincere le gare”.
Cosa si aspetta nel suo primo anno in MotoGP? Di certo sarà un anno altrettanto incerto come nel 2020, con 9 vincitori in 14 GP. “Tutti quelli che sono in MotoGP sono molto bravi ed è per questo che non ti sorprendi quando improvvisamente qualcuno lo fa bene. Binder, per esempio, che era al suo primo anno, o Alex Marquez, sono saliti sul podio e questo mi dimostra che posso essere lì. Ho già combattuto con loro in passato, quindi se faccio le cose per bene penso di poter raggiungere quel livello – ha concluso Jorge Martin -. Che i ‘rookies’ salgano sul podio, ti dà una motivazione in più”.
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