Dovizioso, ora parla lui: “Ducati non mi ha creduto, non è stata trasparente”

Concluso anche formalmente il suo contratto con la Ducati, ora Andrea Dovizioso rivela la sua versione sul divorzio dalla Casa bolognese

Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso (Foto Ducati)

Andrea Dovizioso non è più un pilota della Ducati. Non è certo una notizia, visto che lo si sapeva già da qualche mese. Ma dal primo gennaio 2021, scaduto il contratto che lo legava alla Rossa di Borgo Panigale, Dovi non è più Desmodovi anche formalmente. E dunque può sentirsi libero di dire la sua, fino in fondo.

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il pilota forlivese affida la sua versione sul comportamento della Ducati nei suoi confronti. Definendolo con parole piuttosto decise: “Offensivo non so. Diciamo che non c’è stato un comportamento trasparente, a differenza di Petrucci, a cui prima della stagione è stato detto che non ci sarebbe stato posto. Ma poi Gigi (Dall’Igna, direttore generale corse, ndr) ha dichiarato che in quel famoso meeting fatto a metà 2019 tra il Sachsenring e l’Austria, aveva capito che era finita”.

La rottura tra Dovizioso e la Ducati

La decisione sul mancato rinnovo del suo contratto, dunque, risalirebbe addirittura ad un anno e mezzo fa. “Quello doveva essere un meeting tecnico”, spiega Dovizioso. “C’erano idee diverse, c’era attrito e volevamo un incontro con tutti gli ingegneri. È iniziato come meeting tecnico, ma è diventato un confronto tra noi due e, non so come descriverlo, Gigi si è sentito… colpito, attaccato. Per me lui lì ha chiuso le porte, ma le ha chiuse stando zitto. E quel che dice è la conferma. Però nel 2020 sono state fatte dichiarazioni sulla mia motivazione. Ora sappiamo che non era la verità. Non è stato trasparente. Perché la situazione in Ducati nel 2020 era quella del 2019, del 2018…”.

Di fatto, dunque, malgrado le tante indiscrezioni circolate, una reale trattativa tra Andrea e il suo ex datore di lavoro, nel corso della passata stagione, non è mai davvero cominciata. “Nel 2020 non c’è mai stata una vera proposta”, rivela. “Si diceva che Dovizioso chiedeva questo o Ducati poteva dare questo… tutte balle. Non abbiamo mai negoziato, soprattutto non è mai arrivata un’offerta. E, quindi, non ne abbiamo mai rifiutato una bassa. È la conferma che nella riunione del 2019 per Gigi è finita”.

No comment sull’ipotesi Honda

È infatti il direttore generale Dall’Igna ad avere l’ultima parola sulle scelte importanti della Ducati: “Queste decisioni arrivano solo da Gigi. Si parla di Ducati ma è sbagliato, tutte le decisioni prese da quando c’è lui, sono sue. Come Lorenzo al posto di Marquez nel 2017. A inizio 2016 c’era stata la possibilità di prenderlo, ma Gigi aveva già deciso di volere Lorenzo“.

Dovizioso torna dunque a stigmatizzare il comportamento della Casa bolognese, che gli ha impedito di cercare reali alternative per il 2021: “Non c’è stata trasparenza e non è stato un comportamento leale. Avrei considerato la possibilità Ktm in modo diverso”. Andrea si ritrova dunque senza sella per il prossimo campionato di MotoGP. Ma con la speranza di prendere il posto dell’infortunato Marc Marquez alla Honda, possibilità in merito alla quale non è ancora pronto a sbilanciarsi: “Qualcosa accadrà, ma che giorno e cosa, non ne ho idea. Non abbiamo nulla sul tavolo. Non voglio rispondere, voglio vedere cosa mi propongono. Se lo faranno. Io ho la mia idea”.

Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso (Foto Ducati)
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