Stefan Bradl, collaudatore Honda, analizza la nuova mansione di Cal Crutchlow. Per il 2021 il britannico aiuterà nello sviluppo della Yamaha M1.
Cal Crutchlow non riapparirà in pista come pilota a tutti gli effetti, ma non è da escludere che parteciperà a qualche Gran Premio in veste di wild card in sella alla Yamaha M1. Dopo anni trascorsi in Honda, il britannico punterà sull’evoluzione del prototipo di Iwata, portando con sé un bagaglio di conoscenze non indifferente.
Inizialmente sembrava destinato a proseguire la sua carriera in Aprilia al posto di Andrea Iannone, ma dopo i contatti con Yamaha non ci ha pensato su due volte ad accettare la proposta messa sul tavolo da Lin Jarvis. Il suo ex collega del marchio Honda Stefan Bradl analizza la sua nuova mansione: “Non aveva così tante opzioni. Alla fine si è scoperto che la Yamaha stava cercando un nuovo collaudatore. Dovizioso ha rifiutato questa opportunità”, ha riepilogato il tedesco a Motorsport-Total.com. Per Cal si tratta di un ritorno alle origini dopo aver militato in Tech3 per tre stagioni. “Ha molta esperienza, penso sia un bene per loro (Yamaha; d. R.), ma non va bene per noi”.
Per molti anni Cal Crutchlow ha testato le nuove parti per Honda, in collaborazione con Stefan Bradl. “Non cambia molto per me. È un ragazzo esperto che cerca di aiutarti, proprio come faccio io con la Honda”. Per il 2021 non è ancora chiaro se Bradl proseguirà anche come sostituto di Marc Marquez o si concentrerà solo sul ruolo di tester. Nei prossimi giorni sarà sicuramente impegnato a Jerez de la Frontera dove proverà la RC213V in vista del primo test ufficiale a Sepang. Cal, invece, inizierà la sua nuova avventura in Yamaha in Malesia a metà febbraio.