Button candidato Ferrari ed Hamilton deriso in Francia (VIDEO)

Button svela un dettaglio del suo passato in F1 ed Hamilton diventa il bersaglio della satira spietata delle “Guignols”.

Alex Albon e Lewis Hamilton (©Getty Images)

Nella calma della pausa natalizia due piloti inglesi hanno fatto parlare di sé per ragioni diverse, uno è Button e l’altro è Hamilton.

Partendo da Jenson, l’ex bello del Circus, ha rivelato un particolare della sua carriera che finora non era mai stato diffuso. A quanto pare, nel 2013 il 40enne sarebbe stato contatto dalla Ferrari per unirsi al team. “Ci sono andato vicino, ma per diverse ragioni non abbiamo finalizzato. Probabilmente è stato meglio rimanere dov’ero”, ha svelato a Motorsport News l’allora driver McLaren. In effetti tra le due realtà all’epoca non c’era grande differenza. Se l’ultima vittoria in gara dell’iridato 2009 data GP Brasile 2012, la Rossa nel campionato successivo fu in grado di imporsi soltanto in due occasioni con Fernando Alonso.

Ham vittima delle “Guignols”

Tra una discussione e l’altra a proposito della firma sul contratto Mercedes che tarda ad arrivare, Lewis continua a far chiacchierare per il suo impegno sociale. Il veganesimo, le plastiche sulle spiagge, le minoranze e il razzismo. Tutti temi che il 36enne ha brandito quale bandiera ideale per farsi conoscere a livello globale e da un pubblico diverso da quello dell’automobilismo. Secondo alcuni con onestà, secondo altri con spirito orientato al marketing.

Tra i più critici, i francesi della rubrica satirica “Guignols”, secondo cui il britannico si batterebbe per delle cause facendo poi tutto l’opposto. In pratica predicherebbe bene per razzolare male: dall’inquinamento, all’evasione delle tasse, per finire ai diritti umani. Nello specifico, i transalpini avrebbero preso di mira la tacita accettazione da parte dell’asso di Stevenage di correre in Arabia Saudita il prossimo novembre, malgrado il Paese sia noto per la sua autoritarietà contro donne, omosessuali e stranieri, nonché per applicare in maniera incondizionata, spesso senza processo, la pena di morte.

Jenson Button e Lewis Hamilton (©Getty Images)

Chiara Rainis

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