Uscito malconcio dalla Ferrari, in Aston Martin Vettel potrebbe subire la pressione di Stroll, motivato dal confronto con un pluri-iridato.
Andato completamente in tilt una volta appreso che al posto di Kimi Raikkonen, nel 2019, al suo fianco alla Rossa ci sarebbe stato il rampante Charles Leclerc, Sebastian Vettel potrebbe trovarsi a vivere qualcosa di analogo in Aston Martin.
Senza essere pessimisti, si tratta di un’opzione da non escludere visto che già lo scorso anno baby Stroll, in qualità di figlio del patron, riceveva gli aggiornamenti in esclusiva, mentre il vicino di box Sergio Perez doveva gareggiare con la RP20 di inizio stagione o quasi. Ma c’è di più. Il rampante canadese, eccitato e motivato da avere in squadra un pilota del calibro del tedesco, potrebbe rafforzarsi fino ad oscurare il blasonato collega.
I due piloti si spingeranno a vicenda?
“Seb permetterà a Lance di tirare fuori il massimo, anche se credo pure il contrario”, ha dichiarato a Motorsport.com il boss Otmar Szafnauer. A proposito del viceversa, le esperienze del passato, purtroppo per la ex Racing Point, raccontano invece che, affiancato un ragazzo emergente il quattro volte iridato di Heppenheim soffre e affonda. Era già successo con Daniel Ricciardo in Red Bull e si è replicato più recentemente con il monegasco. Se poi consideriamo che il 22enne continuerà a beneficiare di favoritismo legati alla parentela con il proprietario del team, il tedesco si è immesso in un bel ginepraio, da cui potrà uscire soltanto se tranquillizzato dall’essenza di pressione.
Anche se con il cambio di denominazione l’equipe britannica ha voluto alzare l’asticella, difficilmente la tensione nella base di Silverstone sarà paragonabile a quella di Maranello. Detto ciò gli obiettivi dettati sono chiari: confermare l’efficienza dimostrata nell’ultima campagna e possibilmente elevarsi a rango di top team. Una possibilità non del tutto aleatoria visto il massiccio supporto da parte della Mercedes.
Chiara Rainis