In Mercedes guardano con entusiasmo alla rivoluzione tecnica in vigore dal 2022. Sarà il colpo definitivo alla concorrenza?
“Sarà un anno interessante”. Questo ha predetto Toto Wolff a proposito del 2021 che, per la prima volta, proporrà un severissimo budget cap fissato inizialmente a 145 milioni di dollari. E in effetti non ha tutti i torti. Pur con vetture piuttosto simili alle 2020, il Circus si troverà ad affrontare una stagione fondamentale per il futuro. Chi lavorerà meglio avrà la strada agevolata per il campionato successivo quando, salvo colpi di scena, dovrebbe avere luogo la chiacchierata rivoluzione.
Se voci di corridoio danno la Mercedes già avanti rispetto ai rivali in questo lavoro proiettato verso il futuro, la riorganizzazione delle strutture resa obbligatoria dal tetto di spesa sta solleticando il palato di Stoccarda.
“I fattori che giocano contro di noi ci danno motivazione”, ha proclamato il manager austriaco ad Autosport. “Crediamo di avere una buona organizzazione e non abbiamo mai avuto paura del cambiamento, quindi non vediamo l’ora che arrivi il 2022”.
Il domani florido delle Frecce Nere
Anche se il rinnovo del contratto con Lewis Hamilton stenta ad arrivare, l’accordo della Stella con lo sponsor INEOS e il rapporto sempre più solido con il CEO della Daimler Ola Kallenius, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo al team di F1 che ora, potrà guardare ai prossimi impegni con più tranquillità, focalizzandosi solamente sulle sfide proposte dalla pista. Un avviso ai competitor alla costante ricerca di un modo per mettere i difficoltà ai tedeschi.
“Quando si pianifica per l’avvenire non basta estendere la collaborazione, occorre discutere anche delle relazioni tra gli azionisti e questo porta via del tempo. E’ normale che sia così. Le soluzioni a livello gestionale non si possono trovare da un giorno all’altro”, ha chiosato mettendo a tacere le chiacchiere relative a tensioni interne.
Chiara Rainis