Non lo rivedremo più competere ad alti livelli. Nessun ripensamento per Rosberg dopo l’addio alle corse del 2016. 
Quel che è fatto è fatto. Nico Rosberg non tornerà sui suoi passi come invece decise Michael Schumacher nel 2010 o più di recente Fernando Alonso, accettando di ributtarsi quest’anno nella mischia del Circus per la terza volta al volante della Renault.
Ricorderanno tutti il colpo a sorpresa, l’uscita da maestro quasi fosse stata studiata a tavolino nel segreto della sua stanza a pochi giorni dalla chiusura del mondiale 2016 quando, con un titolo fresco fresco di conquista annunciò al mondo che non avrebbe più proseguito con la Mercedes e la F1.
Perché Rosberg non indosserà più casco e tuta
Assente per pochissimo tempo dai campi di gara, il 35enne accettò nel 2017 il ruolo di commentatore per Sky Sports Uk, interessandosi altresì della conversione elettrica dell’automotive e in qualità d’imprenditore della Formula E.
Attualmente impegnato nella serie emergente dedicata ai veicoli “verdi” off-road, ovvero la Extreme E, il tedesco, ha ribadito di non volersi rimettere al volante. “Non è mia intenzione tornare a gareggiare, sono felice della mia nuova vita”, ha dichiarato a Speed Week. “Tra l’altro non ho alcuna esperienza con quelle vetture. Ciò che conta per me è che vinca la mia squadra”.
Tirata una riga sui GP, il figlio d’arte ha confermato di non volersi cimentare neppure nella FE in cui da subito ha tanto creduto come vettore di un messaggio ambientalista ed orientato ad una mobilità più sostenibile, specialmente all’interno dell’area urbana dove il traffico è elevato e l’inquinamento superiore.
“Io desidero mantenere la flessibilità e la libertà d’azione che ho al momento e disputare una stagione nel campionato elettrico prevede un pesante carico di lavoro”, ha dunque escluso categoricamente ogni chance l’ex rivale ed ex amico di Hamilton. 
Chiara Rainis
