Pol Espargarò parla della sua nuova versione da genitore e del confronto con Marc Marquez: “Andremo d’accordo sicuramente”.
Pol Espargaró ha parlato a 360 gradi sul canale spagnolo TV3, del passato, del presente e del futuro. Da circa un anno è diventato papà della splendida Alexandra, la sua nascita ha per certi versi cambiato il senso del pericolo, del rischio, del suo limite. Il primo lockdown gli ha permesso di godersi i primi mesi di vita della sua piccola: “È una delle poche cose buone che mi ha portato la pandemia, perché siamo rimasti rinchiuse in casa quando la bambina aveva una settimana. E ovviamente, essendo genitori per la prima volta, immagina. Era tutto nuovo, tutto panico. E con la tensione di dire ‘Che non gli succede niente, che non posso andare in ospedale…”.
In uno sport pericoloso come il motociclismo l’arrivo di un figlio può cambiare qualcosa nella mente di un pilota e di un papà. “Ho paura… Se domani mi succede qualcosa mia figlia non avrà un padre e penso ai rischi che ha il mio lavoro”. Una vita sempre in sella, iniziata a tre anni con le minimoto, a 15 era già nel Motomondiale, una serie di infortuni che non lo hanno frenato. “Quando avrò 45, saprò quando pioverà e quando farà freddo perché mi faranno male le ossa. Ma alla fine è il mio lavoro”.
La convivenza con Marc
Dopo quattro anni splendidi con KTM è arrivata la sua grande opportunità con la Honda, un’offerta che nessun pilota può rifiutare. Una lunga trattativa conclusasi con un buon accordo, ma la vera sfida sarà reggere il confronto con il pluricampione Marc Marquez. “Se guardiamo agli ultimi 20 anni, Honda con HRC ha conquistato il 70% dei titoli. Non posso andare lì per puntare alla top 10. Avrò accanto a me il miglior pilota del mondo, probabilmente la migliore squadra del mondo e la migliore moto del mondo. È un’opportunità che non potevo perdere”.
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Come immagina il rapporto con una leggenda del calibro di Marc Marquez? “Non direi amici, perché per me amici è una parola molto grossa. Ma con Marc ho un buon rapporto, molto migliore di quello che avevo. Potrei andare a cena con lui o a una festa. Senza problemi, è un ragazzo che si adatta alla mia personalità, siamo molto simili”.