Ferve il lavoro in casa Ferrari sul nuovo motore della SF21, chiamato ad incrementare potenza e velocità di punta rispetto al 2020
È sul motore che si sta concentrando la maggior parte dell’impegno progettuale della Ferrari, in vista del debutto della sua monoposto 2021, la SF21. Quello che si è rivelato il principale tallone d’Achille della sua progenitrice, la SF1000, infatti, è stato al centro di un grande lavoro, con la quale i tecnici modenesi puntano a renderlo invece un punto di forza della nuova vettura.
L’arma segreta studiata dal responsabile dei motori, Enrico Gualtieri, su cui la Ferrari punta per aumentare la potenza del proprio propulsore, è una nuova testata dei cilindri superveloce. Inizialmente il suo debutto era previsto solo nel 2022, ma a Maranello hanno deciso di anticiparlo di un anno, con l’obiettivo di aumentare la pressione nella camera di combustione fino ai 500 bar previsti come limite regolamentare.
Le novità del motore Ferrari 2021
Ridisegnati anche la corona del pistone, le turbine (di dimensione più ridotta) e i condotti d’aspirazione, oltre ai sistemi di raffreddamento: verrà modificato il design dei radiatori che l’anno scorso tendeva a penalizzare la penetrazione aerodinamica delle fiancate. Gli ingegneri hanno lavorato anche sull’efficienza del recupero di energia, per riuscire a mantenere nel corso di tutto il giro l’apporto extra dei 160 cavalli della Mgu-K, nonché sull’affidabilità, sia grazie all’utilizzo di diverse leghe metalliche che all’aumento delle dimensioni del retrotreno dovuto alla nuova scatola del cambio.
È stata invece per il momento scartata la soluzione, ispirata alla Mercedes, di spostare turbina e compressore ai lati opposti del motore. Ma su questo aspetto si continua a lavorare in Austria, alla Avl, un centro di ricerca partner a cui la Ferrari ha affidato lo studio di questa idea, sotto la supervisione di Wolf Zimmermann, ex dipendente, appunto, del gruppo tedesco.