Vettel riuscirà a riscattarsi dopo le difficoltà incontrate nelle ultime stagioni in Ferrari? L’ex boss della F1 Ecclestone dice la sua.
Crollato sotto il peso di un confronto impari con Charles Leclerc, promosso in Ferrari nel 2019 e immediatamente diventato il “cocco di casa”, Sebastian Vettel nel 2021 dovrà cercare di ricostruirsi come pilota. Aiutato da un ambiente meno politico e pressante, in Aston Martin il tedesco sarà chiamato al riscatto per dimostrare che i quattro mondiali vinti con la Red Bull (2009 – 2013) non sono stati merito esclusivo di una macchina dominante quanto la Mercedes di oggi.
Per Ecclestone la Rossa non era adatta a Seb
Interrogato sui motivi di un simile tracollo da parte del tedesco, dall’alto della sua esperienza zio Bernie ha indicato nella SF1000 una delle ragioni. La macchina, disegnata su misura per il Principino sarebbe stata inadatta alle caratteristiche di guida del driver di Heppenheim, il che avrebbe aggravato un disagio già importante legato alla consapevolezza di non essere più il riferimento del team.
“La Ferrari è sempre stata una squadra poco chiara e con molta politica interna”, ha dichiarato a Sport 1. “Solo nel periodo Schumacher tutti spingevano nella stessa direzione”.
Il passaggio nella ex Racing Point potrebbe quindi rivelarsi per il 33enne una sorta di ritorno alla giovinezza. “Lì darà una risposta ai suoi detrattori”, ha sottolineato lo storico Supremo rivelando di aver suggerito lui stesso il nome di Vettel al proprietario Lawrence Stroll. “Gli dissi io di prenderlo perché sarebbe stata una vittoria per tutti. Credo che si si convinto grazie alle mie argomentazioni”, ha gongolato.
Per risolvere i problemi palesati di recente, per il 90enne, il #5 dovrà rafforzarsi internamente come uomo e adottare un approccio più sereno. “Al momento è disorientato, ma ha tutto per recuperare e ritrovarsi. Ci manca il vecchio Sebastian!”, ha concluso con affetto amicale quasi paterno.
Chiara Rainis