Bernie Ecclestone non crede nell’effettiva complicazione delle trattative tra Lewis Hamilton e la Mercedes per il rinnovo del contratto
“È tutto solo per lo spettacolo. Serve per far restare Lewis, in particolare, sulle prime pagine dei giornali in queste settimane morte”. Questa lettura così scettica riguardo al reale braccio di ferro in corso tra Lewis Hamilton e la Mercedes, per il rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre scorso, viene da un uomo che di Formula 1 indubbiamente se ne intende come pochi: Bernie Ecclestone.
Lo storico ex patron del circus a quattro ruote ha dichiarato a Roger Benoit, corrispondente veterano del quotidiano svizzero Blick, di non credere assolutamente alla narrativa che circonda le trattative in corso tra la Freccia nera e il suo campione. Quelle che, stando alle indiscrezioni circolate in queste settimane, si sarebbero complicate non poco.
Le rivelazioni di Ecclestone a Jordan
Un’ulteriore indicazione rispetto al punto di vista di Mr E sulla vicenda l’ha fornita ieri Eddie Jordan, ex team principal dell’omonima squadra di Formula 1, il quale ha rivelato che una delle sue fonti consuete è proprio lo stesso Ecclestone.
“Apparentemente i due sono in disaccordo sulle clausole del contratto”, ha rivelato ai microfoni della rivista specializzata tedesca Auto Bild. “Ho sentito che Lewis chiede di più di quanto la Mercedes sia disposta a pagare e pretende anche di condividere gli introiti del team e di giocare un ruolo influente nel gruppo Mercedes. Se io fossi il capo della Daimler, gli mostrerei la porta e gli direi: ‘O guidi alle nostre condizioni o te ne vai'”.
Jordan ha ricordato infatti come lo stesso Ecclestone avesse dichiarato alle squadre, dopo la tragica scomparsa di Ayrton Senna nel 1994, che “‘Tutti sono sostituibili’. Lewis dovrebbe averlo capito, ormai”, ha chiosato Eddie.
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