Vettel avrà appena un giorno e mezzo a disposizione per conoscere la sua Aston Martin, ma non lo considera un problema.
La riduzione del pre-stagione ad appena tre giorni potrebbe rivelarsi un grosso handicap, specialmente per i debuttanti come la coppia Haas formata da Mick Schumacher e Nikita Mazepin, ma altresì per coloro che nel 2021 cambieranno casacca su tutti Sebastian Vettel, ma pure Sergio Perez, Daniel Ricciardo e Carlos Sainz, al debutto con la Ferrari.
La decisione della FIA di portare le sessioni in programma in inverno da due ad una, nonché il trasferimento della sede dal Montmelo a Sakhir, è stata presa nell’ottica del risparmio economico a fronte di monoposto pressoché uguali alle precedenti.
Nessuna ansia per il grande osservato Seb
Reduce da alcuni campionati difficili e tribolati, il quattro volte iridato, in questo chiacchierato passaggio da Maranello all’Aston Martin sarà chiamato a ritrovare lo smalto perduto. Allo stesso modo dovrà ricercare in sé stesso quella tranquillità mancata tra il 2019 e il 2020. Ed eliminare il subbuglio che spesso gli ha fatto commettere errori plateali e fin troppo ingenui per un pilota della sua caratura.
“Avere solo un giorno e mezzo per abituarmi alla nuova macchina non mi preoccupa. E’ da tempo che si sta andando in quella direzione. Dunque siamo abituati a trascorrere meno tempo in pista”, ha considerato il 33enne ad F1i.com. Pur consapevole di non poter conoscere l’auto quanto avrebbe desiderato in vista del debutto stagionale previsto in Bahrain il 28 marzo, il driver di Heppenheim è sereno.
“Anche se i test invernali sono stati compattati prima dei GP si possono fare tantissime cose. Il momento chiave sarà quello tra il 14 marzo e l’evento inaugurale”, ha infine sostenuto. Le settimane di pausa tra lo “shakedown” e la gara di Manama saranno fondamentali per la messa a punto definitiva della vettura.
Chiara Rainis