Malgrado le recenti indiscrezioni l’unione tra l’Afa Romeo e la Ferrari sembra destinata a proseguire nel 2022.
Per ora è solo una voce, ma a quanto pare la ex Sauber avrebbe raggiunto l’accordo con il Cavallino per proseguire la partnership, ormai storica, fino al 2025. Anche se manca ancora l’ufficialità l’Alfa Romeo dovrebbe quindi continuare a montare propulsori Ferrari e non ci sarà alcun passaggio a quelli Renault.
Unite dal 2011 le due realtà sono destinate a rinnovare anche per una ragione meramente pratica. La vettura del prossimo anno, ovvero quella della rivoluzione tecnica, sarebbe già stata disegnata tenendo presenti gli ingombri dell’unità motrice della trasmissione, sviluppate a Maranello.
Hinwil legata a doppio filo con l’Italia
Malgrado il corteggiamento del CEO della Losanga Luca de Meo e del colosso Stellantis appena nato dal matrimonio tra i gruppi FCA e PSA, tutto resterà com’è.
In tempi recenti era stato lo stesso boss Frederic Vasseur a sottolineare l’importanza della collaborazione con il Biscione definendola addirittura “cruciale”.
“Senza entrare nel dettaglio dell’aspetto finanziario, ma anche quello sta giocando un certo ruolo”, aveva affermato il manager francese. Conscio che se non ci fosse stato il contributo economico del marchio di Arese per la squadra fondata nel 1993 da Peter Sauber oggi la situazione sarebbe traumatica. Convertirsi ad un nome tanto prestigioso non ha tuttavia portato soltanto benefici economici, ma altresì motivazionali.
La possibilità di pianificare il futuro con tranquillità e aumentare il personale per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati, come ad esempio recuperare delle posizioni sullo schieramento, ha dato morale a tutto l’organico.
“Lavorare con Alfa Romeo è un passo avanti per noi. Con loro ci stiamo confrontando anche per quanto concerne lo sviluppo delle auto stradali”, la considerazione manifesto della volontà di non interrompere un percorso condiviso con la storica Casa e il Bel Paese, che è facile immaginare verrà presto ribadito nel rinnovo con Ferrari.
Chiara Rainis