Gli addetti ai lavori della Formula 1 continuano a interrogarsi sulle oscure vicende delle trattative per il rinnovo di Lewis Hamilton
Cosa sta succedendo davvero dietro le quinte tra Lewis Hamilton e la Mercedes? Il mancato rinnovo (almeno per ora) del contratto del campione del mondo in carica sta diventando una vera e propria telenovela. Che pone ancora una volta il pilota anglo-caraibico al centro dell’attenzione della stampa internazionale.
“I giornali inglesi scrivono di lui ogni giorno”, ha sintetizzato Alexey Popov, telecronista della Formula 1 per l’emittente russa Match Tv, al suo podcast. “Anche gli italiani, gli olandesi. Eddie Jordan ha dichiarato che non lo avrebbe tenuto, Ecclestone ne ha parlato. Tutti stanno cercando di capire che cosa voglia”. Tanto che, secondo il giornalista, Hamilton sarebbe addirittura giunto “ad un crocevia” della sua carriera.
Lo stato dell’arte di Hamilton
Il nodo sarebbe non solo la richiesta di un aumento di stipendio da parte del sette volte iridato, spiega Popov, ma anche una fetta più consistente di potere politico e finanziario nel team. Dove recentemente è stata ridefinita la suddivisione delle azioni tra la Casa di Stoccarda, il team principal Toto Wolff e la multinazionale chimica Ineos, ora tutti comproprietari al 33%. “Anche il capo della Ineos, Ratcliffe, è baronetto, come Hamilton ora”, prosegue il russo. “Lewis probabilmente pensa che se la Mercedes non potrà pagare completamente il suo stipendio, allora Ratcliffe, che è uno degli uomini più ricchi del Regno Unito, coprirà la differenza”.
Tutta questa vicenda, tuttavia, sta danneggiando l’immagine pubblica di Hamilton, a tal punto che se lui continuerà a tirare la corda rischierebbe addirittura di perdere il posto. Ne è convinto l’ex pilota di F1 Christijan Albers: “Provate a spiegare all’amministratore delegato della Daimler, uno dei costruttori automobilistici più grandi del mondo, perché Lewis Hamilton è così speciale se George Russell è salito su un sedile in cui non entra e ha comunque fatto quelle prestazioni”, ha dichiarato al quotidiano olandese De Telegraaf. “Di sicuro questo farà pensare ad Ola Kallenius: ‘Che cosa sta succedendo qui?’. Se Lewis avesse firmato quattro mesi fa, questo non sarebbe successo. È il rischio che si è assunto per chiedere più soldi”.
Ma c’è anche chi pensa che tutta questa vicenda sia “solo uno spettacolo a lieto fine”. È il caso di Pino Allievi, storico giornalista italiano di F1. “Potremmo assumere che un accordo sia già stato raggiunto ad Abu Dhabi“, ha dichiarato alla rivista Autosprint. “Pensate davvero che una grossa azienda come Ineos entrerebbe nel mercato senza la garanzia del rinnovo del contratto di Hamilton?”.