Jorge Lorenzo senza un contratto per la MotoGP nel 2021. Possibile impegno come commentatore TV o manager di un giovane pilota.
Jorge Lorenzo resta fuori dal paddock della MotoGP nella stagione 2021. Chiuso il capitolo Yamaha, non ha trovato un accordo con Aprilia in veste di collaudatore. Ma nel suo futuro ci sono vari progetti imprenditoriali e una possibile collaborazione come commentatore tv. “Come sapete, ho rotto i miei rapporti con Yamaha come collaudatore Si parlava della possibilità che io andassi in Aprilia, infatti c’erano contatti perché sono amico di Massimo Rivola, lo conosco da quando era alla Ferrari, ci vedevamo di tanto in tanto ogni volta che andavo a un gran premio come invitato”, ha raccontato ai microfoni di Sky Sport.
Ma nonostante il mancato accordo Jorge Lorenzo non getta la spugna e si dedicherà a progetti di altra natura, “con molto meno stress rispetto a quando ero un pilota di MotoGP. Ho molti eccitanti cose future che rappresentano una novità per me, cose che prima non potevo fare e ora ho tempo per dedicarmici”. Ma un lavoro che farebbe volentieri è quella del commentatore nelle gare della classe regina, forse con DAZN. “Un fronte che ho aperto è fare il telecronista, è una possibilità. Né escludo la possibilità di trasmettere la mia esperienza. ai giovani motociclisti, forse il manager di un giovane per il futuro”.
Inoltre Jorge Lorenzo commenta il passaggio di Valentino Rossi dal team Yamaha factory alla squadra satellite Petronas SRT. “Sono rimasto sorpreso che la Yamaha abbia deciso di spostarlo in Petronas, è qualcosa che non immaginavo potesse succedere, ma non credo che ci sarà molto cambiamento per Valentino. Quartararo e Morbidelli hanno dimostrato che si può vincere anche con una moto teoricamente inferiore a quelle ufficiali, e ho la stessa opinione per Valentino. Non credo che avrà problemi, ma da un punto di vista mediatico è sorprendente”.
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Infine, affrontando l’acceso divorzio tra Andrea Dovizioso e la Ducati e il botta e risposta sui media degli ultimi giorni “quando si rompe un rapporto è normale che entrambe le parti abbiano attriti e ciascuno pensi che l’altra aveva torto. Ci sono sempre due versioni della stessa storia, Andrea difende il suo punto di vista, il suo orgoglio e la sua immagine, e credo che Ducati e Dall’Igna facciano lo stesso”.
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