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Formula 1

Montezemolo svela il “segreto” di Schumi: “Ecco cosa lo rendeva unico”

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Antonio Russo

Luca Cordero di Montezemolo ha svelato la ricetta che adottò all’epoca per portare la Ferrari sul tetto del mondo.

Luca Cordero di Montezemolo e Michael Schumacher (Getty Images)

Negli anni vissuti insieme in Ferrari il rapporto tra Michael Schumacher e Luca Cordero di Montezemolo è sempre stato molto forte. Il presidente della Rossa scelse personalmente il tedesco e grazie ad una squadra formidabile, insieme, riuscirono a portare la casa di Maranello al livello più alto della sua storia.

Durante una lunga intervista rilasciata ai colleghi di “Motorsport.com”, Montezemolo ha così raccontato l’ascesa della Ferrari di quegli anni d’oro: “La prima macchina già buona era quella del ’96. La vittoria in Spagna dimostrò che Schumacher ci poteva dare quel qualcosa in più e che le scelte che avevamo fatto nel team stavano fruttando. Nel ’97 eravamo campioni del mondo a 11 giri dal termine, ma finì male, con Michael che era molto molto giù e veniva vista un po’ male dai suoi avversari”.

Montezemolo: “In Ferrari è stata una crescita inesorabile”

L’ex presidente della Rossa ha anche raccontato dei momenti susseguenti la squalifica di Schumacher nel 1997: “In quel periodo ho dovuto proteggere da un lato e stimolare Michael lavorando molto. Se contiamo i campionati persi all’ultima gara mi viene l’ulcera. Nel 99′, nonostante l’infortunio di Michael, stavamo vincendo il titolo con Irvine, che era un buon pilota, ma non certo un fuoriclasse. Nell’occasione dell’incidente di Silverstone, nonostante si trattasse di un problema della macchina, Michael non ha mai detto nulla contro”.

Infine Montezemolo ha svelato anche cosa ha sempre distinto Schumi da tutti gli altri e la ricetta adottata per vincere tutti quei titoli: “Io dico sempre che quello che ha fatto la differenza con Michael era il suo senso di squadra e di unità. In Ferrari è stata una crescita inesorabile, ogni anno è stato meglio di quello prima. La F1 è un insieme di tanti elementi: ci vuole lo spirito, le persone giuste nei posti giusti, lavoro di squadra con precise responsabilità, la scelta dei piloti, la gestione dei piloti, le infrastrutture, la collaborazione con dei fornitore chiave”.

Antonio Russo

Michael Schumacher, Luca Cordero di Montezemolo e Papa Giovanni Paolo II (Getty Images)
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