Fabio Quartararo svela l’emozione che ha provato quando Valentino Rossi si è congratulato con lui, il suo successore, per una vittoria 
Si ritrova nella posizione che praticamente qualunque pilota di MotoGP ha sempre sognato: quella di sostituire il leggendario Valentino Rossi in sella alla Yamaha ufficiale. E, per Fabio Quartararo, questo ruolo è ancor più significativo, se possibile, perché fu proprio seguendo in televisione le imprese del Dottore, quando aveva appena cinque anni, che nacque la sua passione per il motociclismo.
“Ero davanti alla tv e passarono le immagini di Valentino Rossi che festeggiava una vittoria con la sua Yamaha M1“, ricorda il Diablo ospite della trasmissione francese Clique. “In quel momento mi dissi: io correrò in moto”.
Fabio Quartararo e Valentino Rossi
Poi, con il passare del tempo, Quartararo è riuscito a realizzare il suo sogno: diventare pilota professionista, esordire in classe regina e conoscere da vicino il suo beniamino, nei panni del rivale ma anche del compagno di marca. Che gli ha riservato anche un bel gesto di stima e di affetto.
“Non avrei mai pensato di correre insieme a Vale e quando è successo è stato fantastico, un’emozione immensa”, prosegue il transalpino. “Poi quell’emozione è diventata ancora più grande quando è venuto a congratularsi con me dopo la mia seconda vittoria, a Jerez. Se qualcuno me lo avesse detto qualche anno fa, non ci avrei mai creduto”.
Un’eredità pesante
Finché Fabio è diventato addirittura il successore del nove volte iridato. Una soddisfazione immensa, come abbiamo detto, ma che porta con sé anche una pressione non indifferente: “Ora, se penso che Yamaha ha scelto me per il dopo Valentino, mi sento addosso una grande responsabilità e anche un grande senso di gratitudine”, ammette. “Farò di tutto per ripagare la fiducia che mi è stata data”.
Gli errori commessi nella stagione appena conclusa, quando non è riuscito a rispettare le aspettative di lottare per il titolo mondiale, gli serviranno a far meglio al debutto con la squadra ufficiale: “Quest’anno quando ho vinto subito le prime due gare è come se mi fossi tolto subito un peso. Invece, poi, non ho saputo mantenere quella leggerezza che invece sarebbe stata necessaria”.
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