L’ex Presidente Ferrari Montezemolo lancia una frecciata alla Scuderia e dà un suggerimento al team principal Binotto.
Che alla Rossa da tempo ci sia qualcosa che non funziona non ci vuole un genio a capirlo. La confusione generale della passata stagione ne è stata la prova provata, e il deludente sesto posto finale con appena 131 punti l’esito inevitabile.
Le inevitabili tensioni legate all’annuncio della sostituzione di Vettel con Sainz prima ancora che il campionato 2020 iniziasse non hanno certo aiutato. Dunque il compito del box Ferrari per il 2021 sarà ricostruire e ritrovare quel senso di unità e sinergia smarriti, senza ovviamente dimenticare l’aspetto tecnico che nella precedente campagna l’ha parecchio penalizzata.
Il consiglio dell’ex Presidente. Ecco cosa non va a Maranello
Considerato che il 2019 non era stato un anno pessimo per il Cavallino, anzi, al contrario, da Singapore in avanti si era verificata una costante crescita, il tonfo dello scorso mondiale ha quasi dell’inspiegabile. Passino i problemi interni, passi una défaillance, ma una regressione del genere non poteva non generare dubbi e domande.
Chiamato dalla tedesca Bild ad esprimersi sulla scuderia da lui presieduta dal 1991 al 2014 Luce Cordero di Montezemolo ha posticipato il ritorno alla vittoria ad un futuro non esattamente vicino.
“Se pensiamo che un in passato un terzo posto era già uno smacco, l’ultima stagione è stata veramente disastrosa”, ha affermato tranchant.
Ancora col dente avvelenato per essere stato messo alla porta in malo modo, il dirigente non ha lesinato in fatto di frecciatine ai nuovi vertici. “Alla mia epoca ci assicuravamo di capire dove fossero gli errori, impiegare il miglior personale possibile e correggere il tiro, che fosse sul piano aerodinamico, elettronico o meccanico. Oggi invece nel team manca l’organizzazione. Un problema che non si risolve nell’immediato”, ha sostenuto suggerendo al boss Mattia Binotto di abbandonare il ruolo di leader maximo distribuendo le responsabilità a uomini di fiducia in grado di far uscire la squadra dal pantano.
Chiara Rainis