Razlan Razali ambisce al titolo mondiale con Franco Morbidelli. Nella speranza che i problemi tecnici non sia di intralcio.
Nella stagione 2021 Petronas perde Fabio Quartararo e trova Valentino Rossi, ma le più grandi aspettative sembrano riposte su Franco Morbidelli, vicecampione del mondo dopo la splendida stagione 2020, con una seconda parte di Mondiale tutta in crescendo e tre vittorie all’attivo. Il team manager Razlan Razali è fiducioso che il suo pilota italobrasiliano possa essere il campione del mondo MotoGP nel prossimo campionato.
In alcune dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa malese Bernama, Razali dice che l’obiettivo è realizzabile, dopo aver accumulato 158 punti in 14 gare, sebbene abbia faticato a salire sul podio nelle prime gare per problemi meccanici su cui non aveva nessuna responsabilità. Senza contare l’incidente rimediato in Austria che gli ha fatto rimediare uno zero punti incolpevole. “Ma dopo è stato più costante degli altri piloti ed è per questo che è riuscito a finire secondo. Se non dovrà affrontare problemi tecnici (in questa stagione), potrà essere campione del mondo”.
Franky e Petronas ci credono
La vicinanza di Valentino Rossi nel box Petronas SRT potrebbe dargli manforte. D’altronde in caso di vittoria Petronas rischia di perdere un altro giovane gioiello, che verrebbe sicuramente attratto da un team factory come Ducati. Tuttavia, ha sottolineato che qualsiasi squadra interessata ad ottenere nel 2022 i servizi dell’attuale vice-campione del mondo MotoGP dovrà pagare un adeguato compenso a Petronas Yamaha SRT, dato che il contratto lo vincola fino al 2022.
Leggi anche -> Sylvain Guintoli: le tappe che hanno portato Suzuki al titolo
Nel 2020 Franco Morbidelli ha vinto il Gran Premio di San Marino, Teruel e Valencia, oltre ad essere salito sul podio al Gran Premio di Brno e Portimao. Con il congelamento dei motori gli equilibri in pista potrebbero cambiare di poco, quindi per l’allievo della VR46 Riders Academy si presenta una ghiotta occasione per imprimere il suo primo sigillo nella storia della classe regina. Per lui sarebbe il secondo titolo iridato dopo quello conquistato in Moto2 nel 2017.