Jorge Martin sogna di riportare il titolo mondiale alla Ducati: “Se vincerò sarà bellissimo, fa la differenza rispetto al altri marchi”.
Il 23enne Jorge Martin farà il suo esordio in MotoGP nel 2021, in sella ad una Ducati ufficiale. Nella pausa invernale si sta allenando con una Panigale V4 S, la stessa che utilizzerà nel test Ducati di Jerez in programma la prossima settimana. Non si paragona a nessuno, non teme di ritrovarsi “principiante” tra campioni del mondo, ma l’obiettivo primario è battere gli altri due rookie, Luca Marini ed Enea Bastianini, tanto per cominciare. “L’obiettivo principale è essere il “rookie” dell’anno. Mi vedo più concentrato su un obiettivo ‘top 10’ a fine anno, in generale, piuttosto che sul podio, perché penso che la regolarità sia molto importante in MotoGP”.
Il sogno iridato di Jorge
In un’intervista allo spagnolo ‘Marca’ elogia il marchio Ducati, con cui spera di vincere il Mondiale dopo molti anni di digiuno (dal 2007). “Se un giorno vincerò il Mondiale con la Ducati, la felicità che avremo, e quell’emozione che proveremo, fa la differenza rispetto ad altri marchi”. Due anni di contratto per dargli massima tranquillità, la prima stagione sarà di apprendimento. Ducati lo ha strappato dalle mani KTM nonostante un accordo di base con il marchio austriaco. Una scelta di cui Jorge Martin va fiero. “Non mi pento di niente. Penso che i valori che esisteranno in Ducati e il modo di lavorare di una squadra italiana si adattino molto di più al mio stile quando si tratta di lavorare. Ducati è stata la marca migliore nel 2020, ha vinto il Campionato del Mondo Costruttori, quindi sono convinto di aver fatto la scelta migliore”.
In carriera conta già un titolo Moto3, l’anno scorso ha sfiorato il titolo Moto2 prima che la positività al Covid-19 lo fermasse. Adesso non resta che coronare l’ultimo sogno. “È una cosa che chiedo da quando ero piccolo: essere un campione del mondo. L’ho già raggiunto una volta ed è chiaro che il mio sogno è diventare un campione della MotoGP. In questo momento è più vicino perché il passaggio alla MotoGP è qualcosa che pochissime persone possono ottenere – ha concluso il neo pilota Pramac -. Abbiamo visto piloti che sono rimasti bloccati in Moto2 per molti anni. Sono riuscito a fare il passo, che è già importante. Ora, vincere contro tutti questi campioni del mondo sarà la cosa più difficile”.
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