Grosjean correrà in America nel 2021. In via di guarigione dopo l’incidente del Bahrain, lo svizzero annuncia la sua presenza in IndyCar.
Sono in tanti i piloti usciti dalla F1 e volati negli Stati Uniti per rifarsi una carriera, tuttavia provenendo da Romain Grosjean questa notizia ha un significato speciale. Protagonista lo scorso 29 novembre in Bahrain di un terribile incidente che in altri periodi storici dell’automobilismo non gli avrebbe lasciato scampo, dalla sua casa in Svizzera il ginevrino, oltre a proseguire la convalescenza, non ha mai smesso di lavorare per il suo futuro. E questo mercoledì ha reso nota la sua scelta.
Messo molto probabilmente da parte il sogno di un ultimo test volante di una F1, il 34enne ha annunciato che prenderà parte a 13 gare del campionato IndyCar con il team Coyne.
La passione più forte della paura
Anche se le sue mani, ustionate, non sono ancora del tutto recuperate, l’elvetico ha deciso di ascoltare il suo cuore e tornare alle competizioni, salvo che per due appuntamenti, ovvero quelli sugli ovali del Texad Motor Speedway e di Indianapolis.
“Per quanto mi piacerebbe disputare la 500 Miglia, sono consapevole che questa tipologia di circuiti presenta dei rischi maggiori. I piloti guidano le auto a 210 miglia orarie uno accanto all’altro e i crash che si sono visti in passato sono stati impressionanti”, le sue parole a Motorsport.com.
A bloccare l’#8 da un impegno al 100% è stata la responsabilità dell’essere un padre di famiglia. “Se fossi stato più giovane e senza figli avrei disputato l’intera stagione, senza dubbio”, ha ammesso, comunque grato alla moglie e ai suoi tre ragazzi per la comprensione. “Loro sanno che per essere felice devo correre”.
Siccome mai dire mai, l’ex Haas non ha tuttavia escluso la sua presenza al superspeedway di Gateway, Illinois. “Bisogna vedere come andrà il campionato. Se mi troverò in una buona posizione in classifica ed avrò già preso confidenza con la categoria non mi dispiacerebbe provarci”, ha chiosato aprendo all’opportunità.
Chiara Rainis