Il Team VR46 punta ad entrare in MotoGP nei prossimi anni, ma al momento molte strade sembrano già sbarrate.
La VR46 da anni ha ammiccato alla MotoGP, l’impressione però è che questa operazione potrebbe concretizzarsi solo quando Valentino Rossi deciderà di appendere il casco al chiodo e concentrare anima e corpo su questo nuovo, ambizioso progetto. Il team però avrà bisogno naturalmente di una moto.
Il matrimonio naturale sembrerebbe quello con la Yamaha, ma con il marchio di Iwata c’è un problema. Il brand nipponico al momento è legato ad un team importantissimo come quello SIC che ha alle spalle uno sponsor gigantesco come Petronas. I risultati di questi ultimi anni inoltre sono stati eccezionali, quindi difficile prevedere un divorzio.
Porte chiuse in Honda
Con la Honda i rapporti sono tesi da quando Rossi passò alla Yamaha, inoltre loro hanno già il Team LCR. In Ducati ci sono già due squadre satellite. Resta quindi la KTM, che ha già un accordo con Poncharal. Inoltre Beirer, ai microfoni di “Speedweek.com” ha così dichiarato in merito: “Non abbiamo avuto richieste e siamo ancora molto giovani in MotoGP. Dobbiamo per prima cosa cercare di confermarci dopo l’ottimo 2020. Non escludo una terza squadra, ma non è nei nostri piani per il 2022. Dorna in ogni caso preferirebbe avere un team clienti per ognuno dei 6 produttori”.
Insomma, stando pure a queste dichiarazioni, la strada per Valentino Rossi sembra ormai tracciata. La Suzuki, infatti, sembra l’unico marchio che possa effettivamente dare questa opportunità alla VR46. I rapporti con la squadra campione del mondo in carica sono buoni. Inoltre il marchio giapponese è da anni che parla di voler mettere in piedi un proprio team clienti, chissà quindi che il matrimonio non possa avverarsi nei prossimi anni.
Antonio Russo