Simone Battistella scioglie qualche dubbio relativo ai contratti dei piloti MotoGp in caso di infortuni o positività al Covid-19.
Simone Battistella, manager di Andrea Dovizioso, parla di contratti e spiega alcuni aneddoti legati all’infortunio di Marc Marquez. In un’intervista su YouTube per Moto.it racconta cosa succede, a livello economico, quando un pilota rimedia un infortunio. “Viene detratta una percentuale proporzionale dal valore totale del suo contratto. Pertanto, se ci sono 20 gare, viene detratto il 20% per ogni gara. Squadre e sponsor capiscono che essendo uno sport molto pericoloso e c’è la possibilità che i piloti perdano gare a causa di infortuni, c’è una sorta di franchigia dal contratto di due o tre gare. Pertanto, quando il pilota perde le prime due gare, viene pagato allo stesso modo. Se va oltre due run, dipende dal contratto, inizia il taglio di una percentuale del valore del contratto. Questo, ovviamente, è sempre soggetto a contratto”.
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Il contratto di Marc e l’ipotesi Covid
Simone Battistella non conosce la tipologia del contratto di Marc Marquez, ma analizza la precisa circostanza. “Dipende molto dalla squadra. Ci sono squadre che riconoscono molto elegantemente il pilota come parte del contratto perché in ogni caso fa parte di un rapporto molto lungo. Tuttavia, ci sono normalmente due casi: la squadra smette di pagare il pilota dopo quella gara ed è anche vero che in quasi tutti i casi se il pilota non è disponibile in modo continuativo la squadra ha il diritto di risolvere il contratto. Certo, non è così per Marc, ma la squadra deve comunque avere un pilota. Pertanto, devi andare ad assumere un altro pilota. Normalmente i contratti hanno questa clausola, quello che succede è che il team non ha più a disposizione il pilota e quindi deve assumerne un altro”.
La positività al Covid-19 viene trattato alla pari di un infortunio. Non c’è differenza al riguardo. La grande differenza per il pilota è quando l’assenza non è giustificata. Quando il pilota si è infortunato facendo un’attività che non era consentita, qualcosa di pericoloso come un paracadute che è caduto male e si è rotto una gamba”, conclude Battistella.