La F1, durante la prossima stagione, dovrà fare a meno di inno e bandiera russa, quindi Mazepin dovrà correre come atleta neutrale.
L’inverno di Mazepin è stato quantomeno particolare. Tra polemiche ed eccessi, infatti, il pilota russo è finito già fin troppe volte nell’occhio del ciclone prima ancora di essere sceso in pista con la Haas. Ora però una nuova notizia potrebbe complicare il suo esordio in F1 e renderlo un po’ meno dolce.
Come è noto, infatti, la Russia, dopo il noto caso di doping è stata squalificata dalla WADA da tutti gli sport per ben 4 anni, sanzione poi ridotta dal CAS a 2. Questo ha spinto gli atleti a doversi presentare alle prossime Olimpiadi senza bandiera, stessa sorte toccherà poi anche alla Nazionale durante i mondiali di calcio del 2022.
Niente inno russo in F1
La Federazione automobilistica russa però ha fatto sapere che in seguito ad alcuni chiarimenti ricevuti dal CAS non potrà far schierare i propri piloti con bandiere o loghi che potrebbero richiamare in qualche modo i simboli della Russia. Non è tutto però, infatti, i driver impegnati nei vari campionati FIA non potranno nemmeno “utilizzare” la denominazione di pilota russo, ma dovranno essere presentati come atleti neutrali russi.
Insomma, qualora Mazepin dovesse chiudere a podio durante i prossimi due anni di F1 non potrà sfoggiare la bandiera del proprio paese. In compenso il pilota della Haas potrà usare l’acronimo RAF ovvero: Russian Automobile Federation e i colori della bandiera russa. Vietato anche l’uso dell’inno che infatti non verrà suonato nemmeno prima del GP di Sochi. Tutto ciò però non dovrebbe applicarsi alla F2 visto che il campionato non ha validità mondiale.
Antonio Russo
Full send into the weekend 📩
Brought to you by @nikita_mazepin 🇷🇺#HaasF1 pic.twitter.com/p6u47STnKi
— Haas F1 Team (@HaasF1Team) February 5, 2021