L’Alpine Renault si candida a vincere il Mondiale di F1 nel 2022

Il CEO Renault De Meo alza l’asticella e non nasconde le grandi ambizioni per l’anno della rivoluzione tecnica della F1.

Fernando Alonso (©Getty Images)

Ci sarà da divertirsi nel 2022 quando le varie scuderie del Circus ringalluzzite dal nuovo regolamento tecnico cercheranno in tutti i modi di raggiungere e superare le Frecce Nere. Tre le più ambiziose e convinte di poter fare il colpaccio, forse anche a ragione, la Renault presieduta dal super tifoso del motorsport Luca De Meo.

Nel suo lungo percorso in F1 la scuderia di Enstone ha cambiato diversi nomi: da Toleman a Benetton, da Renault a Lotus e poi di nuovo da Renault ad Alpine. In sostanza però il succo è rimasto sempre lo stesso. Mai davvero al top, salvo con Schumacher e Alonso, ma lontano dai domini Mercedes, Ferrari e Red Bull delle loro epoche d’oro, il team che produce il telaio ad Enstone, Inghilterra, e il motore a Viry-Chatillon, Francia, in casa della Losanga, punta per il prossimo futuro all’agognato passo avanti.

La ristrutturazione interna per tentare la rinascita

Protagonista del mercato dei dirigenti nelle scorse settimane con la promozione a CEO di Laurent Rossi e a responsabile della performance l’ex boss Suzuki MotoGP Brivio, il marchio transalpino non si nasconde più.

“L’arrivo di Davide anche se proveniente dalle due ruote porterà una ventata d’aria fresca”, ha dichiarato ad F1i.com il Presidente, certo delle abilità del manager. “Con Fernando alla guida invece, avremo un grande apporto in termini di esperienza. Grazie a lui la nostra equipe apparirà più spesso in tv e sui giornali”, ha rilanciato ottimista.

Podi e vittorie dovranno essere all’ordine del giorno per poi puntare alla coppa più prestigiosa nel 2022.

“Posizionato il personale al posto giusto abbiamo tutto per cogliere l’opportunità data dalle nuove regole aerodinamiche”, ha chiosato promettendo continui progressi nel corso della stagione per poi sbocciare finalmente il mondiale successivo.

Luca de Meo (©Getty Images)

Chiara Rainis

Gestione cookie