Valentino Rossi esprime stima nei confronti di Charles Leclerc e spinge la Ferrari a dargli una macchina vincente per battere Lewis Hamilton
Quei test svolti al volante della Ferrari tra il 2004 e il 2008, che avevano fatto a lungo ipotizzare addirittura un suo passaggio in Formula 1, hanno lasciato il segno su Valentino Rossi. Che non ha mai nascosto la sua passione per le quattro ruote e il suo tifo per la Rossa più famosa nel mondo.
Così, alla vigilia della ripresa delle ostilità, il Dottore non risparmia il suo augurio speciale al Cavallino rampante, reduce dalla stagione più critica del suo recente passato, affermando in particolare una grande stima nei confronti del nuovo caposquadra Charles Leclerc.
“Sono un tifoso della F1, la Ferrari mi piace e mi piace Leclerc, credo sia tra i piloti più forti in pista”, ha dichiarato il fenomeno di Tavullia nel corso della lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera. L’uomo per vincere c’è, adesso devono costruire una macchina all’altezza. Confrontarsi con la Mercedes è un problema. Per tutti. Ma la Ferrari deve almeno stare lì, come la Red Bull, a dare fastidio”.
Valentino Rossi e la Formula 1
Un rapporto speciale, però, il numero 46 lo coltiva anche con Lewis Hamilton, con il quale un paio di anni fa si scambiò i mezzi in pista. E che è sicuro che continuerà a correre, nonostante il suo accordo con la Mercedes non sia stato ancora rinnovato: “Ci scriviamo, ci sentiamo spesso da anni”, racconta il nove volte iridato. “Mi aspetto che firmi il contratto. Vincere con Hamilton, per la Mercedes è importante, anche se costoso. Il tema denaro è sempre centrale. I milioni hanno la coda lunga”.
A proposito di Formula 1, lì traslocherà armi e bagagli Davide Brivio, team manager iridato l’anno scorso nel Motomondiale con la Suzuki e vecchia conoscenza di Valentino Rossi, essendo stato proprio lui a portarlo in Yamaha: “Mi dispiace che non sia più in MotoGP. È un manager che ha alzato il livello generale ed è una persona che ho incontrato sempre volentieri nel paddock. Sono contento per lui, comunque. Credo sia un punto d’arrivo per chi fa quel mestiere”.
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