Kuwada e Koyasu, responsabili tecnici della Honda, anticipano qualche soluzione per il nuovo prototipo 2021.
Nel 2020 Honda ha messo a referto la sua peggiore stagione nell’ultimo quarantennio. Nessuna vittoria, due soli podi, una pole position. L’assenza di Marc Marquez ha giocato un ruolo fondamentale nel mancato successo HRC, per una RC213V disegnata secondo le richieste del suo fuoriclasse, difficile da gestire per gli altri colleghi del marchio. Ma anche la nuova gomma Michelin ha giocato a sfavore, oltre all’infortunio rimediato da Cal Crutchlow a Jerez.
Adesso in casa Honda si lavora per adattare il prototipo 2021 alla carcassa più morbida al posteriore. Ad analizzare le problematiche riscontrate nella passata stagione MotoGP è Tetsuhiro Kuwada, a capo del dipartimento MotoGP, che ha parlato in un’intervista al sito giapponese Mr-Bike: “Michelin ha lanciato un nuovo pneumatico posteriore nel 2020 e non ne abbiamo raccolto i frutti. L’anno scorso abbiamo sofferto, ci siamo accorti che stavamo utilizzando circa il 60% di pneumatici nuovi e pian piano abbiamo imparato che il metodo da utilizzare sembra lontano dalle nostre teorie e abitudini. Non possiamo procedere in modo convenzionale”.
L’evoluzione della nuova RC-V
Una parziale risposta è stata trovata con una modifica alla sospensione posteriore che, dopo il test di Misano, ha concesso ad Alex Marquez e Taka Nakagami di raccogliere buoni risultati. Il responsabile dello sviluppo della Honda RC213V Takehiro Koyasu spiega le indicazioni prese da HRC per correggere la situazione: “Mentre stavamo testando, e quindi commettendo errori, a un certo punto ci siamo concentrati sul movimento della sospensione posteriore e abbiamo trovato la risposta. Non voglio entrare nei dettagli, ma penso che l’effetto abbia portato al successo di Nakagami nella seconda metà della stagione in una certa misura e al podio di Alex. In ogni caso, sono consapevole che non abbiamo ancora raggiunto il pieno utilizzo delle gomme. C’è ancora del lavoro da fare”.
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Gli errori commessi nel 2020 serviranno da monito per i tecnici Honda, che hanno iniziato da subito a lavorare sulla nuova moto, con Stefan Bradl che ha girato lo scorso dicembre e a gennaio. Con o senza Marc Marquez l’obiettivo deve essere la Tripla Corona. “Abbiamo esaminato l’intero telaio e il motore. Più specificamente, stiamo cercando di migliorare le prestazioni e la maneggevolezza. Soprattutto nelle fasi di decelerazione / accelerazione. Per questo, abbiamo rivisto e modificato parti come il telaio e il forcellone, così come i dettagli del layout di ogni parte. Penso che abbiamo compiuto notevoli progressi in termini di stabilità”.