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Formula 1

Ferrari, rivoluzione motore: allo studio un propulsore mai visto prima

Published by
Fabrizio Corgnati

La Ferrari sta studiando un motore dall’architettura realmente innovativa, firmato dal tedesco Zimmermann, per la sua monoposto 2022

Sebastian Vettel esce dai box (Foto Ferrari)

Non comparirà ancora sulla SF21: per ammirarlo in pista bisognerà attendere altri dodici mesi. Eppure è già partito il conto alla rovescia per l’arrivo del nuovo motore della Ferrari: un propulsore rivoluzionario, dal design mai visto prima in Formula 1, che promette di ribaltare i rapporti di forza sulla griglia di partenza. O così, almeno, sperano gli ingegneri di Maranello che lo stanno studiando.

Proprio il motore ha rappresentato il principale punto debole della Rossa nella passata stagione. E non sorprende che su questo punto si sia concentrata la maggior parte degli sforzi in vista del nuovo campionato, in cui il Cavallino rampante porterà al debutto una versione aggiornata del suo propulsore con l’obiettivo di ridurre il deficit di cavalli e di potenza rispetto alla dominatrice Mercedes. Ma questo è solo il primo passo.

Così la Ferrari rivoluzionerà il motore 2022

In vista del 2022, infatti, la Ferrari sta preparando una power unit realmente innovativa e ambiziosa, frutto del lavoro di Wolf Zimmermann, tecnico tedesco che per anni ha agito come ufficiale di collegamento tra la Scuderia e il centro di ricerca austriaco AvL. Ma quali saranno le caratteristiche di questo motore? Qualche anticipazione giunge dalle pagine del sito specializzato internazionale Motorsport.

Intanto, seguendo la strada aperta dalla Mercedes, il nuovo propulsore Ferrari dovrebbe separare il compressore dal turbo, piazzando i due elementi ai lati opposti della scatola del cambio, connessi da un albero. Ma non è finita qui: la vera rivoluzione sarebbe data dall’inserimento del compressore all’interno del cassoncino d’aspirazione, modificando completamente l’alloggiamento dell’intercooler.

La sfida che attende i tecnici di Maranello

Una soluzione realmente all’avanguardia, dunque, che potrebbe non solo migliorare le prestazioni del motore, ma anche renderlo più compatto, offrendo così maggiori opportunità sul fronte aerodinamico e sulla distribuzione dei pesi. Naturalmente questa innovazione porterà con sé anche una grande sfida: quella di garantire che l’affidabilità non venga compromessa. Ma c’è ancora molto tempo per lavorare su questi aspetti.

Quel che più conta, in questa fase, è che la Ferrari ha deciso di rischiare per tornare a vincere. E, per i tifosi ferraristi, già questa può essere considerata una prima ottima notizia.

Charles Leclerc in pista al Gran Premio del Portogallo di F1 2020 a Portimao (Foto Ferrari)
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Fabrizio Corgnati

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