L’incidente in bici di Alonso non è il primo caso tra piloti di auto o moto. Diversi i nomi illustri coinvolti in sinistri banali ma con grandi conseguenza.
Da quanto si apprende, a provocare l’incidente occorso a Fernando Alonso nel pomeriggio di giovedì in Svizzera, in una rotonda di Pregassona, vicino a Lugano, sarebbe stata una mancata precedenza, anche se per adesso non è noto da parte di chi. Un’informazione, questa, che ci riporta al 22 maggio 2017. In quel frangente, protagonista fu Nicky Hayden. In allenamento sulle strade italiane, il centauro della MotoGP, trovò la morte. Esito fatale fortunatamente scongiurato per quanto riguarda l’iberico dell’Alpine Renault che se la sarebbe cavata con un paio di denti saltati e una potenziale frattura della mandibola.
In ogni caso fa sempre impressione leggere notizie del genere. Persone che lottano costantemente sul filo dei 300 km/h e che se cadono o escono di pista non si fanno pressoché nulla, ma una volta fuori dalla loro arena sono fragilissimi come tutti noi comuni mortali.
Un altro esempio è Alex Zanardi, investito da un tir lo scorso 19 giugno e tutt’ora in condizioni critiche anche se in parziale miglioramento. Rimasto senza gambe dopo lo spettacolare e traumatico crash di Zolder del 2001, il bolognese è diventato per tutti una bandiera del coraggio, della forza di carattere, del voler sorridere pure nei momenti più duri, prendendo le avversità della vita con un pizzico d’ironia. Ma probabilmente neppure lui si sarebbe potuto immaginare che a fermarlo per tanto tempo sarebbe stata la sua handbike.
E che dire di uno dei guru del rally Philippe Bugalski, scopritore di uno degli attori del WRC moderno Thierry Neuville, e andatosene il 10 agosto 2012 a seguito di una caduta mentre nel suo giardino di casa stava raccogliendo le ciliegie dall’albero.
Poi ovviamente c’è Michael Schumacher, venuto fuori dallo schianto di Silverstone nel 1999 con frattura di tibia e perone della gamba destra, ma dal 29 dicembre 2013 in una sorta di limbo per una scivolata a velocità blanda sulle nevi di Meribel.
Sembra quasi impossibile che la sorte possa presentare un conto del genere a chi ama il rischio.
Per quanto riguarda il Samurai la situazione, come abbiamo detto, è decisamente meno tragica, ma comunque fa riflettere. Trasportato subito all’ospedale di Berna, specializzato in chirurgia maxillo-facciale, l’asturiano dovrebbe cavarsela in tempi brevi, senza compromettere l’avvio del campionato.
Chiara Rainis
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