La F1 si interroga sul futuro. Possibile l’ingresso dei motori a idrogeno

Dopo aver definito il congelamento delle power unit a partire dal 2022, la F1 si interroga su quale sarà il suo futuro post 2025.

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Se questo giovedì il Circus ha definito il “freezing” degli attuali V6 ibridi per consentire alla Red Bull, rimasta priva di un fornitore, di continuare a correre, il Gotha della massima serie ha cominciato ad interrogarsi a proposito del suo domani.

Per il momento una cosa sembra essere assodata. Dal 2025 la rivoluzione tecnica toccherà anche le complicate PU, ma davvero entrate nel cuore dei tifosi amanti del sano rumore di un tempo. Al grido di “facciamole più potenti ed emozionanti”, la FIA ha promesso grandi cambiamenti a partire da alcuni punti essenziali come la sostenibilità ambientale di auto e carburante, la riduzione dei costi e l’attrattività nei confronti dei motoristi.

Una F1 votata all’idrogeno?

Secondo quanto riportato da Motorsport.com l’idea di base del CEO Stefano Domenicali sarebbe quella ripristinare i vecchi V8 aspirati con cilindrata di 3,5 litri, capaci di recuperare l’energia cinetica in fase di frenata e quella dispersa negli scarichi. Dunque, mischiando endotermico ed ibrido si andrebbe comunque ad ottenere una spinta da 1000 cv.

L’utilizzo della motorizzazione aspirata, seppur in chiave moderna, permetterebbe inoltre ai team di risparmiare almeno cinque volte rispetto alle spese attuali. Il che non solo andrebbe a beneficio di chi è già iscritto, ma pure potrebbe solleticare l’interesse di altri nomi importanti, Audi in testa, e perché no Porsche, a tentare la strada della F1 per implementare le tecnologie in uso e farsi un po’ di pubblicità planetaria.

In ultimo, considerato che la classe regina delle quattro ruote si è posta l’obiettivo di diventare carbon free entro il 2030, la carburazione potrebbe passare da benzina ad idrogeno. In questo caso, mantenendosi aderente all’esigenza delle zero emissioni tramonterebbe il percorso elettrico già ampiamente sfruttato dalla Formula E.

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Chiara Rainis

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