Conscia di non poter ambire a grandi risultati per il 2021, la Haas starebbe già lavorando sul 2022 con l’ex tecnico Ferrari Resta.
A causa delle limitazioni imposte dalla FIA nello sviluppo delle monoposto la Haas sa perfettamente che il suo 2021 sarà sulla stregua del 2020. Non potendo godere delle medesime risorse della Ferrari, in questi mesi ha potuto fare ben poco, per questo ormai il suo occhio è già rivolto al futuro. A quella rivoluzione tecnica guardata da tutti come la manna. Un’occasione unica e imperdibile per cercare di risalire la griglia.
A questo proposito il team potrà fare affidamento sull’ingegner Simone Resta, arrivato apposta da Maranello per dare il suo contributo e agevolare il recupero dell’equipe a stelle e strisce.
Il focus è già sul futuro
Dopo aver suggerito ai tecnici qualche modifica alla monoposto di questa stagione, il 50enne ha cominciato a dedicarsi al 99% sul progetto successivo.
Approfittando dell’anno di transizione Gunther Steiner ha voluto tentare l’azzardo di ingaggiare due debuttanti come Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Un rischio che potrebbe complicare ancora di più la sua situazione già poco rosea. “Ci prepariamo ad un campionato complicato. Certo faremo del nostro meglio, ma occorre essere realisti e non pensare che all’improvviso tutto inizierà ad andare alla perfezione”, ha commentato al sito ufficiale della F1 l’ingegnere meranese. “D’altronde la stagione scorsa abbiamo avuto parecchie difficoltà, quindi a fronte di una macchina pressoché identica non vi sono ragioni per credere che le cose andranno diversamente”.
La consapevolezza dell’impossibilità di invertire la rotta in tempi brevi, non ha comunque scoraggiato la squadra statunitense che, al contrario, avrebbe già messo parecchia carne sul fuoco per l’attesissimo 2022. “E’ come se fossimo tornati al 2015 perché siamo talmente regrediti nella passata campagna che ora non possiamo che fare due passi avanti”, ha chiosato combattivo il manager.
Chiara Rainis