MotoGP, i costruttori vogliono frenare Honda e Stefan Bradl

I costruttori della classe regina vogliono limitare il numero di gare al collaudatore della Honda Stefan Bradl.

Stefan Bradl
Stefan Bradl (getty images)

Presto Honda potrebbe avere altri problemi oltre all’assenza di Marc Marquez. Gli altri costruttori lamentano mancanza di pari opportunità, dal momento che Stefan Bradl ha portato avanti l’evoluzione della RC213V per 12 GP nel 2020, oltre a partecipare a test privati e ufficiali, come il test di Portimao, dove i costruttori hanno portato solo i collaudatori. Inoltre il tedesco è stato il primo a scendere in pista nel 2021 a Jerez e quasi sicuramente sarà lui a prendere il posto di Marc almeno nelle prime tre o quattro gare.

I costruttori avversari vogliono impedire a Stefan Bradl di gareggiare di nuovo per un numero illimitato di gare. I team senza concessioni possono schierare il proprio tester per 3 wild card in una stagione, le squadre con le concessioni (da quest’anno solo Aprilia) possono arrivare fino a cinque jolly. D’altra parte, non si può negare che Bradl, come collaudatore HRC, abbia ripetutamente testato nuovi componenti per i suoi colleghi Cal Crutchlow, Alex Márquez e Takaaki Nakagami in agosto e settembre e talvolta anche in ottobre nei weekend del GP.

Una riunione per chiarire

Secondo Speedweek.com KTM e gli altri costruttori avrebbero chiesto una riunione alla MSMA per chiarire questo punto. Infatti non c’è ancora una data certa per il ritorno di Marc Marquez e sembra quasi certo che possa saltare più di tre round. La MSMA sta ora valutando se il numero di gare per un tester non debba essere limitato. “La Honda ha sicuramente avuto un vantaggio lo scorso anno grazie al collaudatore Stefan Bradl”, afferma Pit Beirer, Direttore della KTM Motorsport. “In qualità di team campione del mondo, HRC ha avuto opportunità di test come farebbe altrimenti solo un team in concessione. Questo era ingiusto nei confronti degli altri produttori”.

A infastidire gli altri team è il fatto che la Honda sapesse già nell’agosto 2020 che Marc Marquez non sarebbe stato in grado di disputare neanche una gara per il resto dell’anno. Il primo trapianto di osso dall’inizio di agosto sarebbe stato tenuto segreto, così come l’infezione. Ufficialmente, Stefan Bradl è stato chiamato come sostituto solo di fine settimana in fine settimana. “Il nostro approccio non è diretto contro Stefan – ha sottolineato Pit Beirer -, ma riguarda le pari opportunità”.

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