Senna celebrato a Bologna. La cittadina emiliana gli dedicherà una rotonda. La conferma è arrivata dalla Giunta comunale.
Era il pomeriggio del 1° maggio 1994 quando Ayrton Senna, impegnato nel GP di Imola, terzo GP della stagione, usciva di pista alla curva del Tamburello rimanendo gravemente ferito alla testa. Allora dopo i primi soccorsi sul luogo, venne trasporto con l’elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Bologna dove il personale medico alle 18:40 non poté fare altro che dichiararne la morte.
In quell’attimo l’uomo se andava per cedere il posto alla leggenda. Al di là delle simpatie di ciascuno è innegabile che Beco sia stato il pilota più carismatico della storia dell’automobilismo. Assettato di successo, a tratti spietato con gli avversari e non sempre “pulito”, il brasiliano è stato capace di farsi perdonare tutto per il cuore che ha sempre dimostrato di avere. La religiosità, la cura e l’interesse per gli altri, soprattutto per le persone meno fortunate del suo Brasile e non solo (ndr. nel 1992 versò una cifra considerevole a favore dei bambini della Bosnia rimasti orfani a causa dell’ancora dolorosa Guerra dei Balcani), lo hanno portato a diventare qualcosa di più di un semplice atleta.
L’omaggio di Bologna per un campione mai dimenticato
Così, a sancire l’unione tra l’ex Toleman, Lotus, McLaren e Williams, e la città che lo ha ospitato per l’ultima volta, la Giunta comunale presieduta dal sindaco Virginio Merola, ha finalmente approvato la proposta dell’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Virginia Gieri di intitolare al paulista una rotonda tra via Bovi Campeggi e il sottopasso Ernesto Maserati, pure lui driver, nell’area sottostante la ferroviaria nel quartiere Porto-Saragozza.
L’ok è stato dato a seguito della decisione della Commissione Consultiva per la Denominazione delle Vie Cittadine che aveva suggerito i nomi da assegnare a nuove aree come appunto rotonde, ma altresì strade, parchi e giardini.
Chiara Rainis