Enea Bastianini attende il primo test di Losail per prendere confidenza con la sua nuova Ducati Desmosedici GP19.
Enea Bastianini entra in MotoGP dalla porta principale, come campione del mondo di Moto2. Lo farà con una Ducati GP19 del team Esponsorama e con un contratto firmato direttamente con i vertici di Borgo Panigale. Il suo compagno di team sarà Luca Marini, con cui ha a lungo lottato per conquistare il titolo 2020 della classe di mezzo.
Per salire in sella alla sua nuova Desmosedici GP dovrà attendere però i primi giorni di marzo, quando a Losail finalmente prenderanno il via i test IRTA. Sarà la prima occasione per prendere confidenza con una moto non certo facile per un rookie. “Non ho particolari aspettative per i test perché la moto è nuova per me”, ha ammesso il pilota romagnolo. “Devo capire come funziona la moto e adattarmi al nuovo metodo di lavoro”.
Sarà una moto completamente differente dalla Moto2, con tanta elettronica, gomme Michelin e sistemi frenanti diversi. “C’è molta più elettronica e tante cose nuove. Devo conoscere le gomme. Ci vorrà del tempo, ma ne sono entusiasta. Purtroppo non ho ancora potuto provarlo. Tutto si concentrerà sul Qatar”. Sei i giorni a disposizione per arrivare con una prima infarinatura al primo Gran Premio in programma nella seconda metà di marzo. In totale trascorrerà dodici giorni sullo stesso circuito. “Forse è un vantaggio, anche se non è mai bello essere sempre sulla stessa pista”, ha aggiunto il 23enne Enea Bastianini. “Vorrei andare altrove, ma è quello che è. Vedremo”.
Nel 2020 i debuttanti hanno fatto subito bene. Brad Binder ha regalato la prima vittoria alla KTM, Alex Marquez è salito due volte sul podio. “Questo aumenta la pressione e le aspettative su Bastianini? “Non proprio, perché ogni pilota è diverso. Forse mi ci vorrà più tempo per adattarmi, forse no. Non ho alcuna pressione, al contrario. Voglio guidare e divertirmi. Spero che i risultati arrivino. Se non funziona nel primo anno, devo scoprire cosa devo cambiare per il secondo anno”.
‘Bestia’ userà il numero 23 in MotoGP, poiché il suo numero 33 è già utilizzato da Binder. Durante l’inverno si è mantenuto in forma con il fitness e il motocross. La preparazione per la moto pesante della MotoGP è stata leggermente diversa. Con i suo 168 cm di altezza e 64 kg di peso è un atleta di costituzione leggera. “Mi sono allenato di più. Non solo in palestra, ma anche sulla mia moto. Cerco di fare motocross due volte a settimana. Mi piace molto. Penso che sia produttivo. Sono relativamente piccolo e ho bisogno di sviluppare una buona massa muscolare. Non appena potrò guidare molto, avrò bisogno di meno forza, ma più resistenza”.
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