In tanti lo davano sulla Ferrari ed invece la Rossa ha scelto Sainz e Ricciardo la McLaren. Vedremo mai l’australiano a Maranello?
Qualche fan del Cavallino lo ha sognato al volante della SF21 ed invece il matrimonio tra Daniel Ricciardo e la Ferrari per il momento è stato accantonato e chissà se mai avverrà. Veloce, malizioso, aggressivo nei limiti e dal temperamento italiano avrebbe senz’altro fatto il botto anche sotto il profilo del marketing, ma ai piani alti di Maranello si è preferito puntare su Carlos Sainz, forse perché reputato più adatto ad un ruolo, in fase iniziale, d’appoggio a Charles Leclerc.
Intanto l’australiano, in queste ore impegnato a Silverstone in un filming day ha rivelato di aver firmato per tre stagioni con la McLaren, di conseguenza, salvo colpi di scena, quando sarà libero andrà per i 34 anni. Forse troppo per una nuova strategia che punta tutto sui giovani.
Il #3 non nasconde le proprie ambizioni
La scuderia di Woking e quella modenese sono da sempre i fari del driver di Perth, appassionato di automobilismo sin dall’infanzia. Lo ha detto lui stesso nel corso della presentazione della nuova MCL35M avvenuta questo lunedì sera. Dunque, in un certo senso, il destino lo ha premiato mandandolo, in una fase cruciale della sua carriera inviandolo proprio in una delle sue mete agognate.
Se poi anche la seconda, quella più vicina al suo sangue sarà raggiungibile, lo scopriremo solo vivendo. Per adesso il 31enne ha le idee chiare sui suoi target.
“Ho l’impressione di essere arrivato qui al momento giusto. Sento uno slancio positivo all’interno della squadra e non credo sia dovuto solo ai risultati che hanno ottenuto nel 2020, ma anche alla solidità del team”, ha analizzato a Motorsport.com. “Avevo parlato per la prima volta con l’equipe inglese nel 2018, ma a quel tempo non penso che il boss Andreas Seidl fosse già arrivato e neppure James Key, quindi era ancora un gruppo in assestamento. Non posso dire con certezza cosa raccoglieremo, ma la sensazione è che stiamo andando nella giusta direzione”, ha concluso ottimista.
Chiara Rainis