Mentre la Ferrari ha rinnovato la sponsorizzazione con Shell, è destinata a concludersi a fine anno quella con Philip Morris
Dal fronte delle sponsorizzazioni arriva una notizia buona e una cattiva per la Ferrari. La Rossa di Maranello ha infatti rinnovato l’accordo pluriennale di collaborazione tecnica e commerciale con la Shell, che nel corso degli anni è valsa a questa accoppiata la bellezza di 22 campionati del mondo (10 costruttori e 12 piloti).
“La relazione tra la Scuderia Ferrari e la Shell risale al 1929, l’anno in cui fu fondato il nostro team”, spiega il team principal Mattia Binotto. “In questo periodo abbiamo prodotto molte vittorie insieme. Perciò siamo felici che la nostra collaborazione sia destinata a proseguire ancora più a lungo. Nel ruolo di partner per l’innovazione, continueremo a lavorare con Shell sul trasferimento delle tecnologie dalle corse alla mobilità, così come sulle ambiziose sfide che ci aspettano, in particolare con l’obiettivo di raggiungere un livello di emissioni zero nette per la Formula 1 entro il 2030″.
Philip Morris sta per lasciare la Ferrari
La stessa sorte non dovrebbe però attendere un’altra storica partnership del Cavallino rampante, che risale anch’essa a molti decenni addietro (per la precisione al 1973): quella con il colosso del tabacco Philip Morris. Nonostante il divieto di pubblicizzazione delle sigarette, la multinazionale aveva rinnovato il suo contratto fino al 2021. Ma questa importante sponsorizzazione, che vale decine e decine di milioni all’anno nelle casse della Ferrari, in scadenza a fine anno, non dovrebbe più essere riconfermata.
Questo è quanto afferma un’indiscrezione pubblicata oggi dal sito specializzato Formula Passion. Nel frattempo l’ultima iniziativa promossa dalla collaborazione di Philip Morris con Maranello, il marchio Mission Winnow, oggetto di molte controversie e polemiche nel corso della passata stagione tanto da essere alla fine eliminato dalle vetture, dovrebbe invece riapparire sulle livree almeno in alcune gare del prossimo campionato.