Gasly messo alla prova da Tsunoda? Il giapponese arriva in F1 con molte aspettative visto quanto dimostrato nelle formule minori.
Il 2021 di Pierre Gasly non sarà per nulla una passeggiata. Dopo aver masticato amaro per la retrocessione dalla Red Bull all’Alpha Tauri subita nel 2019, il francese era stato capace di rialzarsi con un 2020 solido, soprattutto se confrontato con quello poco regolare del compagno di squadra Daniil Kvyat, culminato con il successo a sorpresa di Monza. Adesso però per il #10 potrebbe presentarsi un altro ostacolo importante di nome Yuki Tsunoda.
Pupillo di Honda e membro del vivaio energetico, il giapponese ha incassato numerosi complimenti da parte della dirigenza per le sue doti velocistiche e per la rapidità di apprendimento dimostrata. Passato dal 9° posto assoluto in F3 al 3° in F2 la passata stagione, il 20enne ha convinto anche per la sua capacità di adattamento. Abilità che il transalpino sembra non possedere e che potrebbe dunque rappresentare una carta vincente per il giovane collega appena sbarcato nel Circus anche per quanto concerne il futuro.
Non va dimenticato che l’ingaggio di Sergio Perez nel main team per il 2021 non è stato particolarmente digerito dal driver di Rouen che, a fronte del trionfo monzese, sperava e credeva di poter tornare al fianco di Max Verstappen.
Tsunoda destinato ad infastidire Gasly?
Piede pesante e talento. Questo il mix di cui sarebbe dotato il giapponese secondo il responsabile dell’equipe di Faenza Franz Tost.
“Ci aspettiamo di vederlo competitivo in un breve lasso di tempo”, ha affermato il manager austriaco con convinzione ed entusiasmo. “Probabilmente sarà protagonista di incidenti, ma anche questo fa parte del programma di sviluppo. Ciò che è impressionante è il controllo del mezzo, la forza in frenata e lo spunto nelle curve veloci. Se continuerà così darà vita a gare spettacolari”.
Certo, Pierre è stato investito del ruolo di leader della squadra, ma lo stesso compito era stato affidato a Sebastian Vettel al momento dello sbarco in Ferrari di Charles Leclerc e sappiamo come è finita.
Chiara Rainis