Valentino Rossi un giorno dovrà decidere cosa fare dopo il ritiro da pilota MotoGP. Luca Marini risponde su questo tema e non solo.
Sicuramente sia Valentino Rossi che Luca Marini sono sorpresi di ritrovarsi a correre contro in MotoGP nel 2021. Hanno 18 anni di differenza e fino a qualche stagione fa non immaginavano che ciò potesse accadere.
La carriera del nove volte campione del mondo è andata avanti più del previsto. Inoltre, il Maro è riuscito a imporsi come uno dei top rider della Moto2 e a meritarsi un passaggio nella classe regina del Motomondiale. Sarà interessante vederli in pista assieme come avversari, senza farsi sconti.
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MotoGP, Luca Marini su Valentino Rossi
Marini in un’intervista concessa al quotidiano Il Foglio ha parlato del fratello, ammettendo che potrebbe seguirlo in pista per apprendere nel suo primo anno di MotoGP: «Con lui parlo delle cose pratiche necessarie per andare veloce e sono certo che quest’anno avremo più cose da raccontarci, dato che corriamo nella stessa categoria. Magari lo seguirò in pista per studiare le traiettorie migliori, come fanno tutti per migliorarsi».
A Luca viene domandato di definire Rossi con un solo aggettivo, però è complicato e dunque spende più elogi nei suoi confronti: «Ha tanti valori importanti che non si possono racchiudere in una parola. Mi piace molto la sua capacità di ascoltare le persone. È generoso e disponibile coi piloti ai quali si affeziona».
Sicuramente la VR46 Riders Academy è motivo di orgoglio per Valentino, che ha aiutato dei giovani ad emergere nel Motomondiale. Senza la sua struttura, probabilmente, sarebbe stato più complicato per loro riuscire a imporsi.
Il team Sky Racing VR46 quest’anno sarà in MotoGP per supportare proprio Marini e dal 2022 potrebbe avere una squadra tutta sua in top class. Immaginabile un Rossi team manager dopo il ritiro? Secondo Marini no: «Non so cosa farà quando si ritirerà. Non lo vedo come team manager. Vale farò ciò che lo diverte di più, per ora è fare il pilota».