Al Gran Premio inaugurale della MotoGP 2021, in Qatar, Marc Marquez non ci sarà. I tempi per il pieno recupero potrebbero essere lunghi
Domani, lunedì 22 marzo, dovremmo saperne qualcosa di più. A margine della presentazione della nuova Honda per la stagione 2021 di MotoGP, infatti, Marc Marquez si sottoporrà alla consueta conferenza stampa. E, in quella sede, per la prima volta i giornalisti di tutto il mondo potranno finalmente porgli la domanda che aleggia sulle labbra di tutti: quando tornerà in pista il Cabroncito?
L’unica certezza (o quasi) è che non potremo rivederlo sulla griglia di partenza del Gran Premio inaugurale dell’anno, in Qatar: lì sarà nuovamente sostituito dal collaudatore Stefan Bradl. C’è chi ha fissato la data alla tappa di Jerez del prossimo 2 maggio, ma c’è anche chi ipotizza tempi molto più lunghi.
Il motivo è ancora una volta legato alle sue condizioni fisiche. Dopo l’ultima operazione chirurgica del 3 dicembre scorso, dovuta alla pseudoartrosi dell’omero destro, i medici “hanno evidenziato una calcificazione soddisfacente dell’osso, aprendo il processo di recupero funzionale dell’arto”, stando a quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport.
Dunque Marquez ha iniziato a concentrarsi sul tono muscolare, con lunghe sessioni di fisioterapia quotidiane insieme al suo fedele Carlos Garcia e allenamenti sulla cyclette. C’è però un altro aspetto potenzialmente problematico da considerare, che non è legato né all’osso né al muscolo, bensì al nervo radiale.
A sollevare dubbi in tal senso sono anche le numerose fotografie che lo stesso otto volte iridato ha pubblicato sui social network in queste settimane, “con la mano che appariva in posizione innaturale”, riferisce ancora la Rosea, o addirittura “sempre immobile sul fianco”. Se il nervo fosse andato in paralisi, il tempo di recupero potrebbe aumentare fino a sei mesi.
Nonostante la voglia del campione di risalire in sella sia comprensibilmente molta, dunque, sia dal fronte della Honda che della stessa Dorna, organizzatrice del Motomondiale, sembra prevalere la cautela. L’idea è quella di non rischiare un nuovo rientro affrettato, che potrebbe provocare ulteriori complicazioni, ma di attendere con prudenza che Marquez sia perfettamente in forma. E questo potrebbe non avvenire così presto.
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