Flavio Briatore tira un sospiro di sollievo per l’incidente in bicicletta del suo protetto Fernando Alonso, che sarebbe potuto finire male
Mettono letteralmente i brividi le parole di Flavio Briatore, talent scout e manager di Fernando Alonso, quando parla del recente incidente in bicicletta di cui il suo pupillo spagnolo è stato vittima. Il due volte campione del mondo se l’è cavata solo con una frattura alla mascella, ma poteva andargli molto peggio.
Tanto da spingere l’ex boss di Benetton e Renault a paragoni davvero spaventosi: “Ha semplicemente impattato contro una macchina, è stato molto fortunato, poteva capitargli un destino come quello di Hayden o Zanardi“, spiega Briatore allo storico giornalista inglese Peter Windsor. “Gli ho parlato recentemente, stava bene, parlava perfettamente. Solo per un giorno non ha potuto parlare”.
Che rischio per Fernando Alonso
L’imprenditore piemontese ha svelato che già da tempo aveva consigliato ad Alonso di perdere l’abitudine di girare in bici per strada: “L’avevo avvertito di smetterla. Non deve andare in bicicletta su strade pubbliche, è semplicemente pericoloso. Se vuole allenarsi vada in montagna, prenda la mountain bike, sicuramente c’è meno traffico. Ma lui non ci sente da questo orecchio. Gli ho dovuto dire: ‘O la smetti di allenarti in bici per strada o ti chiudo nel garage'”.
Alla fine, però, questa vicenda si è potuta concludere con un grosso sospiro di sollievo. Tanto che Nando sarà di certo presente regolarmente al via della stagione che sta per cominciare. “Sono assolutamente certo che sarà presente ai test invernali a partire dal 12 marzo”, conferma Briatore. “Non ci saranno assolutamente problemi, Fernando sarà pronto”.
Briatore si aspetta molto dall’iberico
E non solo sarà in forma dal punto di vista fisico, ma avrà anche la spinta mentale dei suoi momenti migliori. “Attenzione, però: non solo sta bene, è anche molto motivato”, chiosa Flavio. “Io penso che questo biennio fuori dalla Formula 1 gli abbia fatto bene. Perché lo vedo di nuovo super-motivato. Sono felice per lui, perché quella è una famiglia. Sono assolutamente curioso di vedere come andrà nel 2021 e poi, chiaramente, nel 2022, quando le macchine cambieranno”.
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