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Motomondiale

MotoGP, Cazeaux: “In Suzuki non c’è un pilota numero 1”

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Luigi Ciamburro

José Manuel Cazeaux parla in video conferenza dai microfoni di Motogp.com. Per Alex Rins prevede un campionato alla ribalta.

Alex Rins (getty images)

Il capotecnico di Alex Rins, José Manuel Cazeaux, parla della situazione attuale del Campionato del Mondo MotoGP, del lavoro di Suzuki durante questo inverno, dei pochi test di questa stagione e loda il suo pilota. Inizia il conto alla rovescia per volare in Qatar dove si terranno due sessioni di test prima della doppia data del calendario.

Sarà la prima occasione per testare gli aggiornamenti della nuova GSX-RR. “In Giappone non si sono fermati: il test team giapponese e i piloti hanno fatto una prima proiezione dei materiali che avremo in Qatar, originariamente previsti per Sepang. Non abbiamo potuto provare in Europa con Guintoli, quindi nei cinque giorni del Qatar, Alex Rins e Joan Mir dovranno verificare le cose provate in Giappone. Siamo in contatto con i piloti e questa è la situazione attuale: non sappiamo se le novità saranno sulla moto finché non le proveremo con i piloti ufficiali”.

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Le novità sulla GSX-RR

Diverse le novità in materia elettronica, non solo per quanto riguarda il controllo della trazione o l’anti impennata. L’evoluzione continua senza freni in questo campo, facendo confronti con i dati della scorsa stagione. Ma molto probabilmente, con il congelamento dei motori, assisteremo ad un Mondiale abbastanza simile al 2020. “Tra i costruttori vedo che la Honda è molto determinata a fare un passo avanti. Non sono preoccupato, ma vedo che stanno spingendo molto per lo sviluppo, anche se non sarà facile perché in MotoGP non è mai facile migliorare”.

Per Alex Rins è stata dura veder vincere il compagno di box, una situazione che incute adesso maggior pressione sullo spagnolo per tentare di pareggiare i conti. “L’importante è che le regole in squadra rimangano chiare: garantiremo parità di trattamento ad entrambi”. In Suzuki non esiste un pilota numero 1 e un pilota numero 2, ma a livello psicologico potrebbe essere diverso. “Se ci sono pezzi nuovi, andranno ai due piloti. Indipendentemente dalla posizione in classifica. Il lavoro di squadra è importante e siamo tutti molto trasparenti quando condividiamo i dati. Non c’è nemmeno la possibilità di poter nascondere qualcosa – ha sottolineato José Manuel Cazeaux -, è un metodo di lavoro che garantisce evoluzione”.

La priorità è migliorare nelle qualifiche e cercare di partire in una posizione migliore in griglia per non essere costretti a recuperare terreno in gara. “Dobbiamo migliorare il livello venerdì e sabato. Essere veloce su un giro asciutto richiede un mix di ingredienti: il pilota deve essere veloce e avere la moto che gli permetta di essere veloce”. Sarà un anno importante per la casa di Hamamatsu che potrebbe trovare un accordo per il team satellite. “Sarei favorevole al 100% e in passato ne ho parlato con Davide. Per il team ufficiale potrebbe essere un lavoro extra, ma sono convinto che i benefici supererebbero i costi. Sia in termini di risultati che in termini tecnici. Prima o poi penso che dovremo espanderci per diventare un progetto più grande e in quel momento avremo bisogno di un team satellite che ci porterà quattro piloti”.

Alex Rins (getty images)
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