La video intervista del pilota messicano Sergio Perez dopo i primi giri percorsi con la nuova Red Bull sul circuito di Silverstone
Sergio, com’è andata la giornata di oggi?
Beh, è stata una giornata incredibile, il mio primo giorno alla Red Bull. Vedere il mio nome sulla macchina è qualcosa di estremamente speciale, un sogno che si avvera. E devo dire di essere soddisfatto dei progressi compiuti, mi sento più a mio agio. Ovviamente da sette anni guidavo una macchina diversa, con un abitacolo diverso e un sedile che aveva una certa posizione dei pedali. Quindi cambiare abitudine è un po’ una sfida, ma ci stiamo lavorando sodo e abbiamo sicuramente compiuto dei passi in avanti sotto questo aspetto. Devo dire che, per essere il primo giorno, mi sono trovato molto bene.
Qual è la tua reazione iniziale dopo il primo test con la Red Bull?
Penso che abbiamo svolto molte preparazioni, tanti giorni al simulatore in fabbrica con i controlli. Devo dire che sono molto soddisfatto di com’è andato il primo giorno, perché ho gestito bene tutte le procedure. Sto imparando e migliorando, ma credo che la preparazione svolta fino a ieri sia servita e mi abbia aiutato molto in questo primo giorno con il team.
Cosa c’è di così diverso tra la Red Bull RB15 e le altre macchine di F1 che hai guidato?
Cambia tutto. Alla fine è sempre una macchina da Formula 1, ma la posizione di guida, il volante, l’aderenza, il fondo, le procedure, il motore, l’erogazione della potenza, la coppia… Ci sono così tante differenze.
Ti senti ancora un cane che ha trovato una nuova famiglia o stai iniziando ad abituarti al team?
Poter trascorrere questi primi giorni con il team è positivo, per conoscere i miei ragazzi, gli ingegneri, e fare qualche conversazione più fluida con loro. Il modo in cui spiego la macchina è diverso da ciò a cui erano abituati e viceversa. Inoltre è importante migliorare la mia comodità nell’abitacolo, cosicché quando arriverò in Bahrein potrò concentrarmi sulla prestazione, visto che avrò solo un giorno e mezzo di test, praticamente niente. Quindi più riusciamo a fare qui, meglio saremo preparati per il primo test. Ora sto migliorando, riconosco di più le facce. Ci siamo fati qualche risata con i miei ragazzi, i miei ingegneri. Qui siamo tutti gente di corsa, quindi quando siamo nel nostro ambiente tutto torna alla normalità.